Capodanno Fenice, il saluto del sindaco all’orchestra: «Lavoriamo insieme per ricucire»
Le parole di Luigi Brugnaro: «Andrea Erri ha le deleghe, non c’è fretta: c’è fretta invece di risolvere i problemi con voi». La diretta Rai, fiume di applausi sul «Libiamo»
«Mi dispiace per il malessere e gli scioperi che si sono verificati, lavoriamo insieme per ricucire. Erri ha le deleghe, non c’è fretta: c’è fretta invece di risolvere i problemi con voi». Non un semplice augurio di buon anno quello del sindaco Luigi Brugnaro, fatto ai musicisti e ai lavoratori della Fenice pochi minuti prima dell’inizio del concerto di Capodanno in diretta Rai.
Il primo cittadino si è soffermato sui tre scioperi dell’anno appena concluso e sulla partenza verso la Scala del sovrintendente Fortunato Ortombina. «Ho già dato indicazioni chiare perché vengano trovati accordi, non devono esserci fraintendimenti ma una logica di amicizia. Siamo convinti che riusciremo a risolvere i problemi, voglio che sentiate il riconoscimento della città».
Sul nuovo Sovrintendente, invece, si aspetta la nomina da parte del Ministero del proprio membro all’interno del Consiglio di Indirizzo. Ma per il sindaco, la priorità in questo momento deve essere ritrovare l’armonia con i lavoratori. «Non c’è teatro se non ci sono le persone», afferma, «quando Ortombina è stato scelto per andare alla Scala, non l’ho impedito pur sapendo che sarebbero sorti problemi. Il 2025 sarà l'anno di un nuovo e grande rilancio per la Fenice».
Fiume di applausi per la carrellata di arie, interpretate dal soprano Mariangela Sicilia e dal tenore Francesco Demuro. Immancabile il bis sul «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata di Verdi, con il direttore Daniel Harding che ha guidato l’orchestra tra sorrisi e strizzate d’occhio: sarà che è stato il suo quinto Capodanno alla Fenice.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia