Caos liberalizzazioni supermarket aperti ma senza regole

Consumatori disorientati di fronte alla giungla di orari Ecco come si comportano i punti vendita in città
Di Gianluca Codognato
PELLICANI MESTRE 14/02/08 via Piave inaugurazione nuovo supermercato Ali © Bertolin M.
PELLICANI MESTRE 14/02/08 via Piave inaugurazione nuovo supermercato Ali © Bertolin M.

MESTRE. Il supermercato “In’s” di via Carducci apre alle 8 di mattina, fa orario “no-stop” fino alle 8 di sera e di domenica è operativo con orario continuato; quello di via Trieste, invece, alza le serrande alle 8.30, a pranzo chiude fino alle 15.30 e di domenica si riposa. Le porte dell’Auchan al lunedì si aprono alle 10, negli altri giorni alle 9, mentre il Panorama fa orario continuato dalle 8.30 alle 21. Due Cadoro, quella di via Miranese e di via Ca’ Rossa alla domenica lavorano, un’altra, quella di viale San Marco, no. Tutto chiaro? Per nulla, anzi. Perché anche nel nostro territorio le liberalizzazioni hanno creato grandi disagi ai cittadini, ormai smarriti nella giungla degli orari e delle aperture festive. In questo campo, ormai, la confusione regna sovrana, grazie soprattutto alle norme introdotte un anno fa dal decreto “Salva Italia”. Ma cosa succede a Mestre? Semplice: conoscere gli orari di apertura e di chiusura dei supermercati e le possibili attività festive è un’ impresa e non bastano neppure i siti internet, perché gli aggiornamenti sono continui. Noi abbiamo monitorato 28 punti vendita alimentari della zona, per un totale di 15 insegne: Coop, In’s, Alì, Dico, Pam, Lidl, Auchan, Panorama, Aliper, Cadoro, Crai, Famila, Billa, Simply Market, Lidl. I risultati? Emblematici, a partire dalle tanto discusse aperture domenicali. Fra i supermercati presi in esame, 8 alla domenica stanno chiusi, gli altri 20, invece, aprono. Fra questi ultimi, 13 servono la clientela per metà giornata; gli altri sette, invece, lavorano tutto il giorno: cinque con orario continuato, due invece con orario spezzato. Il cliente non si può affidare neppure alle insegne, come visto, dato che i gruppi cambiano strategia a seconda di dove si trovino e del livello di concorrenza in zona. Ecco qualche esempio: la Coop in via Castellana fa dal lunedì al venerdì orario spezzato: 8.30-13, 15.30-19.30; la domenica è chiusa. Quella di via San Donà fa orario continuato (8.30-19.30) e la domenica è aperta metà giornata. La Pam di Corso del Popolo applica un continuato 8-21, mentre la domenica contempla la pausa pranzo. In piazza 27 Ottobre l’orario settimanale è 8.30-20.30, quello domenicale 10-20. Detto questo, è chiaro che per il cittadino/consumatore molto spesso la situazione sia complicata. «La confusione regna sovrana – conferma Michele Lacchin della Confesercenti – la liberalizzazione totale degli orari fa sì che la gente non capisca più nulla. Non si sa quali supermercati siano aperti alla domenica, quali chiudano nell’ora di pranzo, chi alzi le serranda alle 8 e chi alle 8.30. Anche i siti internet vengono continuamente aggiornati». Una recente indagine della Regione, continua il rappresentante degli esercenti, «ha mostrato come da un anno a questa parte i consumatori non capiscano più nulla e molto spesso viaggino a vuoto, con un ulteriore spesa, quella per il carburante. In più la gente sta abbandonando l’idea di organizzarsi la vita in modo razionale. Un peccato, perché è stata l’amministrazione veneziana, qualche giunta fa, a fornire un indirizzo sui tempi di vita del territorio. Ma quel progetto non è andato in porto».

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