Caos al seggio 58, spoglio sospeso al Lido

Problemi anche per il voto disgiunto, bagarre per alcune transenne “anti rappresentanti di lista” alla scuola Visentini

VENEZIA. Lo spoglio delle schede per le elezioni regionali, iniziato poco dopo le 23 di domenica, alla chiusura delle 256 sezioni del Comune di Venezia si è protratto per molte ore, fino al pomeriggio di ieri e molti sono stati i problemi incontrati da presidenti e scrutatori.

Scrutinio sospeso al Lido. Il Servizio elettorale del Comune di Venezia ha reso noto ieri pomeriggio di aver sospeso le operazioni di scrutinio delle schede delle regionali alla sezione 58 del Lido, nella scuola elementare Parmeggiani. Lo scrutinio non si era concluso infatti entro le 14 di ieri e le operazioni saranno completate dall’ufficio centrale circoscrizionale. La sezione, dopo la sospensione, ha provveduto allo spoglio delle schede per le elezioni comunali e circoscrizionali. Il caso della sezione 58 ha rallentato di molto l’afflusso dei dati finali sulle regionali in città. Nel primo pomeriggio la sezione risultava chiusa, con presidente e segretario all’interno, e fuori rappresentanti di lista allarmati. E si parlava di errori di conteggio.

Caos voto disgiunto. Altro problema, che ha condizionato i tempi di spoglio, è stato l’alto numero di elettori che hanno scelto il voto disgiunto, ovvero sostenere una lista ma dare una preferenza a candidati di altre coalizioni. E la pratica del voto disgiunto ha creato difficoltà al lavoro di presidenti e scrutatori, non tutti esperti.

Verbali complicati. Per tutti i seggi è stato difficoltoso, e sono numerose le segnalazioni in tal senso, compilare i verbali finali dello spoglio Regionali perché i moduli presentavano varie difficoltà di interpretazione.

Lo ha spiegato anche Marco Agostini, direttore generale del Comune, di fronte all’incredulità sui ritardi.

Transenne con bagarre. All’una di notte è esplosa la bagarre alla scuola Visentini. «Mi hanno chiamato perché alcuni seggi sono stati transennati, e questo è consentito ma a Marghera hanno lasciato fuori dalla porta i rappresentanti di lista che di fatto non hanno potuto svolgere il loro ruolo di controllori» protesta Matteo Montagner del Pd. «Le transenne hanno un senso, per non far avvicinare il pubblico ma non devono impedire il lavoro di controllo dei rappresentanti di lista. Si tratta di un fatto estremamente grave e noi abbiamo protestato assieme ad altri partiti».

Le polemiche di domenica. Durante il voto, la polemica è stata accesa. La Lega Nord ha minacciato esposti alla magistratura per gli elettori allontanati (l’ufficio Elettorale ha smentito) dalle scuole Algarotti e San Girolamo per essersi presentati con tessere elettorali non aggiornate con i nuovi numeri di sezione. Coesione Popolare e Movimento 5 stelle hanno denunciato il caso della scuola Ticozzi dove una presidente di una sezione avrebbe consegnato ad una elettrice tre schede già compilate. Il Servizio Elettorale non ha confermato. Critiche anche ai comportamenti di rappresentanti di lista da parte di vari elettori. Protesta Renato Boraso per le preferenze non ammesse da vari presidenti: «Tantissimi erano davvero impreparati, spero vengano sostituiti».

Mitia Chiarin

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