Caorle piace ai tedeschi ma per i pendolari mancano parcheggi e servizi in spiaggia

CAORLE.
I tedeschi hanno deciso, Caorle va bene così, tanto che la mettono al quarto posto nel mondo. Per i turisti veneti invece, rimane scomoda e priva di servizi. Dal «è bella e costa poco» pronunciato dai tedeschi al «non ne posso più di fare due chilometri a piedi con lo sdraio e l'ombrellone» c'è lo stesso mare e la stessa spiaggia. Cambia l'ospitalità. Spulciando le liste fornite dall'Adac, un'agenzia tedesca che ogni anno fornisce una sorta di classifica per gli aspiranti viaggiatori tedeschi, si scopre che nella valutazione italiana ad essere prese in considerazione sono soltanto le località del nord, tra cui Caorle per il Veneto. I tedeschi scelgono Caorle perché tra le altre località gradite è quella più economica. Ad essere giudicati vantaggiosi non sono solo i costi principali di una vacanza, come ad esempio il pernottamento e le spese del viaggio, ma tutte quelle spese collaterali che fanno da contorno ad una vacanza al mare. Come ad esempio i costi per gli acquisiti extra, le consumazioni al bar, il luna park e l'entrata nei vari locali. A Caorle quindi, vacanze low cost per i turisti che provengono dalla Germania. A pensarla diversamente è il turista pendolare, che deve trovare parcheggio. L'unico parcheggio gratuito è in piazza mercato, lontano dalla spiaggia. Gli altri sono tutti a pagamento. Per una famiglia che non può permettersi la vacanza al mare, il costo del parcheggio diventa proibitivo soprattutto se devono lasciare in sosta l'auto per tutto il giorno e vicino la spiaggia. Poi si presenta il problema dei servizi igienici Quest'anno, i bagni pubblici all'entrata di Caorle sono stati chiusi. I pendolari sono costretti ad andare in qualche bar. Una volta arrivati nella spiaggia libera, di Levante, i problemi non sono finiti: non ci sono nè docce nè servizi igienici vicini. (m. ca.)
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