Centro Candiani, lavori per 3 milioni: diventerà la Casa del contemporaneo

Operai al lavoro per trasformare il cuore culturale di Mestre. In arrivo una nuova torre d’ingresso, biglietteria e spazi museali permanenti targati MUVE

Mitia Chiarin
L'inizio dei lavori
L'inizio dei lavori

Sono iniziati i lavori di restyling del Centro Candiani. Un intervento da 3 milioni e 100 mila euro che segna una nuova stagione per lo spazio culturale, simbolo di Mestre, che da casa della cultura si trasformerà nella “Casa della Contemporaneità” con lo sbarco in pieno centro a Mestre della Fondazione Musei civici, il Muve.

Operai al lavoro a spron battuto dopo l’insediamento del cantiere dal 12 maggio. Ieri il via alle transennature e anche alle prime demolizioni delle strutture esterne di collegamento al centro culturale che si affaccia su piazzale Candiani. Chiusa al transito per i lavori, al momento, è l’area a fianco della libreria Mondadori verso l’uscita sulla bretella Candiani.

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova torre metallica di 13 metri (nello spazio di servizio di fronte al supermercato Alì e accanto al plateatico della pizzeria “Da Pino”), il rifacimento della passerella sopraelevata e una biglietteria dedicata al secondo piano. «Il secondo piano, adattato a spazio museale permanente, si concentrerà sulle collezioni dal 1948 ad oggi, includendo l’arte iper contemporanea», è stato evidenziato nei mesi scorsi dai vertici della Fondazione. Al terzo piano, invece, si sposteranno le mostre temporanee che non saranno più gratuite ma diventeranno a pagamento.

Il cantiere
Il cantiere

La necessità di garantire un accesso autonomo all’area espositiva, nasce, come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto, dalla necessità di rendere evidente alla città che ora il Candiani non è «più solo un centro culturale ma anche una area espositiva. Contiamo di vedere finiti i cantieri entro la metà di dicembre di quest’anno».

La nuova torretta che diventerà l’ingresso all’ala espositiva, continua la Zaccariotto, sarà dotata di scale ed ascensore e consentirà di accedere al passaggio sopraelevato, finora inutilizzato, con colori e indicazioni che rendono comprensibile a tutti che si accede da qui alla biglietteria dell’area museale ed espositiva. Al lato opposto della torre prenderà forma «il nuovo volume della biglietteria», precisa l’assessore.

Sindaco e giunta hanno annunciato con soddisfazione il via ai lavori che mirano a migliorare «l’accessibilità e la funzionalità del centro e contribuiranno anche a valorizzare l’ingresso, integrandosi in un più ampio piano di rigenerazione urbana che coinvolge l’intero distretto culturale di Mestre».

Si tratta del progetto cardine del nuovo impegno della Fondazione Musei civici a Mestre, dopo le mostre a Forte Marghera e la apertura lo scorso dicembre della “Emeroteca dell’arte” di via Poerio, un caffè letterario con ai piani superiori studi per giovani artisti. Prossimo atto sarà anche la riapertura, sempre con sala espositiva, del Palaplip di Carpenedo che ospiterà anche una balera.

Il cantiere
Il cantiere

Tornando al Candiani, si tratta dell’ennesima innovazione. L’incarico di progettare una “casa della cultura” a Mestre venne affidato allo studio di Iginio Cappai e Pietro Mainardis nel 1978. La apertura risale al 2000 dopo varie vicissitudini con i cantieri. Nel 2013 si cambia ancora: la vecchia arena diventa la multisala IMG progettata per la famiglia Furlan da Giovanni Caprioglio.

La piazza è stata disegnata da Gigi gardenal. Il Comune ha poi riacquistato la proprietà dei muri della multisala, ora in gestione alla società di Furlan. Rimane l’ingresso storico al cinema e alle sale incontro. Ma per vedere museo e mostre servirà utilizzare il nuovo ingresso.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia