Cancellato da settant’anni il Comune rispolvera il ponte galleggiante per andare a San Michele

Il manufatto sulle barche, simile a quello per la Salute, manca dal 1950 Collegamento con le Fondamente Nove nei giorni dedicati ai Defunti 

L’EVENTO

Fino al 1950 c’era un ponte di barche che collegava le Fondamente Nove all’entrata monumentale del cimitero di San Michele nella settimana della Commemorazione dei defunti a novembre. Quasi settant’anni dopo la tradizione sarà ripristinata: lo ha deciso la giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto. Ad Insula Spa è stato assegnato l’assemblaggio e lo smontaggio del ponte galleggiante che sarà posizionato tra le Fondamente Nove e il portale monumentale che un tempo fungeva da ingresso principale del cimitero veneziano. Il ponte, aperto al pubblico per dieci giorni, sarà percorribile indicativamente da giovedì 31 ottobre a domenica 10 novembre.

«Con questa decisione fortemente voluta dal sindaco Brugnaro», commenta l’assessore Zaccariotto, «andremo a ripristinare l’antica tradizione veneziana del ponte di barche durante la settimana della Commemorazione dei Defunti». Il manufatto galleggiante sarà lungo circa 407 metri e largo 15,5 metri, con elementi modulari in carico a Insula come quelli già utilizzati in occasione del ponte votivo del Redentore, della Salute e quello della VeniceMarathon. Il ponte avrà un varco alto 3,5 metri e largo 10, che permetterà il passaggio delle imbarcazioni. Si tratta, spiegano dall’amministrazione, di un segnale di attenzione verso i tanti cittadini, veneziani e non solo, che in occasione della commemorazione dei Defunti potranno recarsi al cimitero direttamente a piedi.

La realizzazione dell’opera avrà un costo di 450 mila euro. Dal 2016 ad oggi sono stati destinati dall’amministrazione comunale ai lavori nei cimiteri quasi 7,4 milioni di euro. Nello specifico 3.068.000 per San Michele, 1.827.000 per i cimiteri delle Isole (Murano, Pellestrina, Lido) e i restanti 2,5 milioni per la Terraferma, di cui 1.675.000 per quello di Mestre e gli altri 825.000 per i cimiteri di Marghera, Favaro e Chirignago. —

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