Canal Vena, un ormeggio costerà più di mille euro

Chioggia. Salasso in arrivo per i 326 assegnatari del posto barca in centro storico La minoranza accusa Sst di voler speculare sul servizio. Chiesta la rateizzazione

CHIOGGIA. Ormeggiare su canal Vena costerà oltre mille euro. Ciascun titolare della concessione per utilizzare lo spazio acqueo dovrà sborsare circa 830 euro per l’impianto dei nuovi ormeggi e 327 euro per la concessione annua. Un salasso in arrivo per i 326 assegnatari che porterà nelle casse di Sst oltre 370.000 euro.

Conti che andrebbero rivisti secondo l’opposizione dato che rispetto ai costi sostenuti a Sst “avanzerebbero” 189.000 euro. Il riordino di canal Vena e in particolare la sistemazione delle 805 paline in legno di castagno sono stati oggetto di una recente seduta della II commissione consiliare nella quale il direttore di Sst, la Società servizi a totale partecipazione del Comune, ha illustrato i dettagli dell’intervento. «La procedura negoziata per la fornitura e posa dei pali», spiegano i consiglieri di opposizione Beniamino Boscolo Capon (Pdl) e Gianfranco Scarpa (Sel), «è avvenuta senza una pubblicazione di bando di gara. La ditta che si è aggiudicata l’appalto ha indicato un costo per fornitura e posa dei pali di 42.655 euro. Un importo che ha determinato rispetto al costo originariamente preventivato da Sst un risparmio di oltre il 70%».

Il costo di impianto per ogni concessionario ammonta a 687 euro a cui si deve aggiungere l’Iva al 21% per ulteriori 144 euro. La concessione avrà poi un costo annuale medio di 327 euro. Oltre alle 326 richieste di posti barca pervenute e accettate su canal Vena verranno anche realizzati dei pontili, uno ogni due posti barca, finalizzati alla piena sicurezza dell’imbarco. I due consiglieri rilevano che tenendo conto delle spese la differenza tra quanto introitato dai concessionari e quanto speso per la fornitura delle paline porterà a Sst 189.000 euro in più. «Ad oggi non è noto il costo per la realizzazione dei pontili», spiegano Scarpa e Capon, «ma una spesa di 189.000 euro per l’installazione di 163 pontili appare eccessiva. La maggior parte dei concessionari sono ex pescatori, ora in pensione, che utilizzano barche piccole e caratteristiche per impegnare il tempo libero nella pesca da diporto. Per queste persone un costo dell’impianto di 831 euro al quale si aggiunge il costo annuale della concessione di 327 euro potrebbe costituire una spesa pesante, particolarmente difficile da sostenere in questo momento».

I due consiglieri hanno presentato una raccomandazione da discutere nel prossimo Consiglio comunale in cui si chiede al sindaco Giuseppe Casson di concordare con i vertici di Sst una riduzione dei costi di impianto o almeno una rateizzazione della spesa in 12 mensilità.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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