Campo da calcetto e da pallamano. Ecco il progetto del Cus sugli Orti sociali

VENEZIA. Un campo da calcetto e un campo da pallamano. Un nuovo campo da tennis «ruotato» e nuovi servizi. È il progetto del Cus, approvato dal Comune, che dovrebbe occupare una parte dell’area dell’Angelo Raffaele oggi adibita a orti per gli anziani. Battaglia che riprende, dopo un mese di tregua. Oggi alle 17.30 nell’aula Barbarigo del patronato dell’Angelo Raffaele assemblea pubblica indetta dalla Municipalità e dal comitato degli orti di palazzo Minotto.
«Gli orti agli anziani, risorsa per una città che muore», il titolo dell’iniziativa Una piccola battaglia, che sta assumendo contorni importanti, quella avviata da un gruppo di cittadini dell’Angelo Raffaele. 40 orti , terreno verde coltivabile, che il Comune ha affidato qualche anno fa alla cura di anziani della città. Adesso il Comune, accogliendo la richiesta del Cus, ha deciso di sacrificarne una parte (otto) per dare il via al progetto di espansione del centro Universitario sportivo.

«Non saranno nuovi campi da tennis», ha scritto il presidente del Cus Massimo Zanotto al presidente Martini, «ma strutture per i giovani della nostra città. Che servono gli universitari, ma anche quattro istituto superiori, e si aggiungono ai campi da basket e da calcio. Il primo campo regolamentare per il calcio a 5 e quello di pallamano». «Il muro di confine con gli orti», aggiunge, «è da anni pericolante».
Non così la pensano i comitati, che ricordano come il muro sia vincolato. «Non dobbiamo mettere giovani contro anziani», dice il presidente Martini, «bisogna trovare una soluzione».

Nel pomeriggio il dibattito a cui partecipano Paolo Simionato («Gli orti sociali di palazzo Minotto, un esempio virtuoso di uso di spazi verdi che rischia di essere pesantemente intaccato»); Gianluca Ballarin su «residenza e accessibilità, il ponte Molin»; Filippo Brass («Il nuovo impianto di telefonia mobile sul campanile di San Trovaso»), Anna Ferrigno e Matteo Pandolfo («Riflessioni sulla residenza a Santa Marta»).
«Avevamo invitato anche il sindaco, il vicesindaco, il presidente dell’Autorità portuale e l’assessore Venturini», dice Martini, «ma tutti hanno detto che hanno altri importanti impegni. Pazienza». Per la Municipalità, la difesa degli Orti sociali è diventata una bandiera per difendere la residenzialità nella città d’acqua.
«La città sta perdendo la sua identità di aggregazione sociale per diventare un grande luna-park», si legge nel volantino distribuito in questi giorni, «gli anziani sono pressocchè gli ultimi componenti di questa aggregazione sociale che la città sta perdendo. A costoro dovrebbero essere riservate queste minime risorse che consentano una serena convivenza in un contesto ormai degradato. Invece il Comune vuole ulteriormente ridurle».
Il confronto fra le due tesi oggi pomeriggio nell’assemblea pubblica. —
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