Camorra, confiscati beni per 10 milioni

La Guardia di Finanza ha sequestrato due immobili a San Donà, una villetta a Jesolo, appartamenti e garage a Portogruaro
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA

DI PIAVE. Beni della camorra per un valore complessivo di 10 milioni confiscati dalla Guardia di Finanza di Rimini: 38 immobili per un valore di 10 milioni di euro tra Veneto, Lombardia e Campania. Appartamenti, garage, villette con terreno e negozi sottratti alla criminalità organizzata nell'ambito dell’operazione “Coast to Coast”, del 2012, del Nucleo Pt di Rimini sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, a carico di Michele Pezone, pregiudicato di origine campane.

Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene
(dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)

Pezone, secondo le indagini delle Fiamme Gialle, è ritenuto in costante contatto con esponenti del Clan dei Casalesi, in particolare con Paolo Cecere, ed è noto agli investigatori per estorsione e usura nei confronti di imprenditori dell’Emilia-Romagna e del Veneto, nonché per trasferimento fraudolento di beni a prestanomi compiacenti. I redditi delle sue dichiarazioni erano inesistenti, ma il tenore di vita alto.

Le indagini del nucleo di Pt della Gdf aveva portato il Tribunale di Bologna, II Sezione Penale, ad emettere la misura di prevenzione patrimoniale eseguita il 14 maggio 2012. Dopo tre anni dal primo provvedimento si è aggiunta anche la decisione della Cassazione, che ha rigettato i ricorsi rendendo «irrevocabile» e definitivo il decreto di confisca emesso dal Tribunale di Bologna su tutti gli immobili sequestrati e confiscati, tra cui due immobili a San Donà di Piave che erano stati restituiti a Pezone dalla Corte D'Appello. Gli altri immobili confiscati sono una villetta con terreno a Jesolo, una villetta con terreno a Sessa Aurunca (Caserta), dieci appartamenti e garage a Giuliano (Napoli), un appartamento e due garage ad Aversa (Caserta), un appartamento a Ponte San Nicolò (Padova), un negozio a Bagnoli di Sopra (Padova), un appartamento e un garage a Sermide (Mantova), quattro appartamenti e quattro garage a Portogruaro. Il valore commerciale attuale degli immobili è stimabile in circa 10 milioni di euro. Il provvedimento è stato notificato all'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità poiché a seguito della confisca definitiva di prevenzione i beni sono acquisiti al patrimonio dello Stato.

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