Calle Corte Legrenzi attira nuovi locali. Si arricchisce la movida mestrina

Al posto della vecchia tipografia apre Voy, punta su enoteca e cicchetti. Al posto del ristorante aprirà una hamburgheria
FotoAgenziaCandussi/Artico/Mestre/Apertura nuovi locali/ nella foto il negozio Voy in Calle Legrenzi di prossima apertura
FotoAgenziaCandussi/Artico/Mestre/Apertura nuovi locali/ nella foto il negozio Voy in Calle Legrenzi di prossima apertura



Mestre “attira” nuovi locali, pur in un contesto di frequenti cambi di gestione. A giorni – gli allestimenti sono terminati e rimane solo da decidere la data dell’inaugurazione - aprirà in Calle Corte Legrenzi il ristorante enoteca Voy, che ha ristrutturato uno spazio tra i più belli della città, chiuso da anni, dove un tempo si trovava una tipografia. Il restyling è durato qualche mese, in tanti passando se ne sono accorti, dal momento che i lavori in corso non sono passati inosservati.

Voy, che aprirà forse già la prossima settimana, promette di catalizzare una clientela variegata e trasversale.

Uno degli angoli più belli della città, sull’onda dell’apertura degli alberghi e degli hotel che stanno riversando in città turisti a frotte, si trasformerà sempre più in un unico locale open-air stile corti londinesi, dove si potrà scegliere solo dove andare. Di più. Basterà fare due passi e attraversare la Corte, per arrivare nel quadrante dell’M9, dove a disposizione del consumatore e potenziale (si spera)cliente del Museo, ci sono altri locali di diversa ispirazione.

Insomma, la scelta è sempre più vasta e il settore appare in fermento. Voy proporrà aperitivi, cicheti e la specialità della casa: il panino con la porchetta calda in stile Treviso. L’unica cosa che trapela, è che il locale rimarrà ancorato alla tradizione del pesce crudo con la quale era conosciuto quando si trovava in Calle de Sale, prima di chiudere. New entry la valorizzazione del giardino esterno e la parte superiore con la terrazza.

Voy si va ad aggiungere all’osteria Da Gino, un must della città, locale storico da sempre, ad Alfredo 1962, arrivato nel 2016, locale che ha preso piede e che catalizza ogni sera centinaia di giovani, il cui punto forte sono le focacce home made consumate come apericena e after dinner dai giovanissimi. Dall’altra parte sotto il glicine, il nutritional Caffè Va Pensiero, amatissimo dai mestrini, come pure la sua mascotte, la cagnolina Vilma. Una serie di locali – uno diverso dall’altro - che si candidano a movimentare la movida cittadina, ad attrarre turisti ma anche clienti localissimi. Entro un paio di mesi, invece, sempre in Calle Legrenzi, riaprirà anche il locale chiuso oramai da tutta l’estate: La Depot, osteria vineria lascerà il posto un pub hamburgheria, che andrà a colmare un altro gap in città, dal momento che dopo la chiusura di alcuni luoghi storici oramai di vecchia memoria come lo “Scarpon”, il target del panino tout court è stato un po’ messo da parte.

A Mestre solo in questi ultimi tre mesi hanno aperto il bistrot Grand Central in piazzale Olivotti, mentre nella piazzetta di collegamento tra il Centro Candiani e il Teatro Toniolo oggetto di un intervento di riqualificazione, ha aperto Ventuno lounge bar. E grande successo ha riscosso venerdì l’inaugurazione alla quale ha partecipato anche il vicesindaco, di Radice food&drinks che ha preso casa in via Trezzo dove un tempo si trovava la famosa pizzeria “Alla Fermata”. Il locale ha inaugurato venerdì scorso, ma aprirà questa settimana.

Altra novità in arrivo come regalo di Natale alla città, è l’apertura di un nuovo locale all’interno dell’ex Borsino della Torre di Mestre acquistato dall’imprenditore padovano Valter Maritan. Che spiega: «Ho ricevuto molte offerte, le sto vagliando tutte, ci siamo quasi. Vorrei che fosse qualcosa di davvero bello, per questo mi sono preso un po’ di tempo in più». Rumors fanno già il nome del fortunato, ossia un noto locale di Marghera affermato nella ristorazione. Nel frattempo sono stati eseguiti lavori di rifinitura all’interno dell’immobile.

In piazza Ferretto questo fine settimana ha riaperto il Caffè Grande Italia, un altro locale storico che però in questi ultimi anni ha sempre avuto sfortunati epiloghi. I nuovi gestori sono marito e moglie, Barbara e Domenico, legati a nomi di locali famosi di Riviera e Miranese come I Molini e la Farsora, originari della Costiera Amalfitana. E di fatti al Caffè arriveranno presto prodotti campani tra cui le sfoglie, i Babà, e molte altre specialità. Loro ci credono: «Ci avevano sconsigliato Mestre, ma la piazza oggi è molto migliorata e con l’inizio della stagione del Toniolo, abbiamo in mente molte idee e novità per la città». Tra le novità c’è anche la volontà di Hora Bistrot & Pasticceria a pochi passi, di ampliarsi e aprire anche l’enoteca. —
 

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