Caldo record, Naviglio quasi a secco

Carraro (Ascom): «Navigazione a rischio, turismo ancora penalizzato»
DOLO. Caldo record, turismo e agricoltura in Riviera del Brenta rischiano danni enormi. A lanciare l’allarme è per l’Ascom Adelino Carraro. «Il livello dell’acqua - dice Carraro - sul Naviglio del Brenta in questi ultimi giorni si è abbassato fortemente. Proprio per questo la navigazione ormai non è quasi più praticabile e non lo sarà per diverso tempo». «In questo periodo di solito solcano le acque del canale diversi battelli carichi di centinaia turisti. A parte quelli del turismo mordi e fuggi, la chiusura della navigazione provocherà un calo negli introiti di alberghi ed esercizi commerciali della Riviera di almeno il 25%, con punte del 30%».


Anche il Comune di Mira da parte sua ammette la situazione preoccupante. «Effettivamente il Naviglio è ai minimi come livelli - spiega l’assessore alla viabilità fluviale e ai trasporti Stefano Lorenzin -. Per questo appena giungeranno comunicazioni dal Genio Civile la navigazione sarà interrotta. Il problema denunciato dagli esercenti è reale. Certi esercizi commerciali vivono con l’arrivo di turisti dal Naviglio. Canale che previsioni metereologiche alla mano rischia di non essere transitabile per settimane». Il gran caldo di questi giorni mette a rischio anche le colture della Riviera del Brenta. Rischiano di venir «bruciate» soprattutto le colture di mais e bietola. Lo spiega la Cia del comprensorio. «La situazione - afferma Silvano Borile per la Cia - è già preoccupante. Il gran caldo potrebbe colpire soprattutto i prodotti di nicchia della Riviera, come l’asparago bianco di Giare di Mira. Ma il prodotto a subire di più con queste temperature secche ed elevatissime è il mais, che nell’area della gronda lagunare viene prodotto in aree estensive (Mira, Campagna Lupia). Il permanere di questa siccità colpisce poi i frutteti e anche i prodotti orticoli. Rischia di venir distrutta in questo periodo anche la produzione bieticola».


Dovrebbe andar meglio al vino doc della Riviera. «Sarà un vino - dice Borile - di qualità superiore con alta gradazione. Un prodotto adatto a palati raffinati». Anche Coldiretti è dello stesso avviso. «Ci saranno problemi - aggiunge Giulio Eufrate della Coldiretti - anche per l’irrigazione che inciderà sul costo finale del prodotto che poi giungerà sui mercati». Le associazioni, se continuerà questa siccità, si riuniranno per chiedere lo stato di calamità.

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