Calderoli-Kyenge, l’assessore leghista Stival rincara la dose: «Offeso l’orango»

L’assessore regionale veneto alla Protezione civile condivide sul suo profilo Facebook un post polemico: «Vergognoso paragonare un povero animale indifeso a un ministro congolese». Cancellato poi l'intero profilo sul social network / FOTO
La notizia Le frasi di Calderoli e l'ira di Napolitano

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VENEZIA. Mentre infuria la polemica sulle offese di Roberto Calderoli alla Cecile Kyenge, da lui paragonata a un orango, l’assessore regionale alla protezione civile del Veneto, Daniele Stival, rincara la dose sul suo profilo Facebook. Il leghista veneziano condivide una foto di una pagina sul social network chiamata «L’Antipolitica» in cui campeggia la ministra dell’Integrazione con la scritta testuale: «Siamo profondamente sdegnati per i termini offensivi utilizzati da Calderoli nei confronti di una creatura di Dio quale è l’Orango. Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un ministro congolese».

L'assessore, da noi interpellato, si spiega così: «Ho solo visto una bella foto di una scimmietta e l'ho postata. La Kyenge è una nostra amica. Se uno non è neanche libero di dire come la pensa... A me non me ne frega nulla di queste polemiche. A noi ci minacciano di morte e nessuno dice niente, invece se la prendono per paragoni ad animali, si vede che oggi va di moda così».

Pochi minuti dopo l'assessore Stival richiama e precisa: "Quando parlavo di scimmietta non mi riferivo alla Kyenge". E ci fa notare che poco più sotto, sempre nel suo profilo Facebook, c'è la foto di una scimmia vera e propria con la scritta: "Dice che la signora Cecilia mi somigli". "Ma di Cecilie ce ne sono tante - avverte il politico della Lega - e mi riferivo a una mia amica". Infine, serio: "Quella di Calderoli è una battuta estrapolata da un comizio, su cui non ho niente da dire, non me ne frega niente".

Daniele Stival, originario di Pramaggiore, nel Veneziano, non è nuovo a uscite polemiche. Nel febbraio 2011 è stato accusato di aver bestemmiato durante una seduta del consiglio regionale, mentre in una trasmissione televisiva ha poi invitato a «usare il mitra» contro i profughi provenienti dall’Africa. Nel novembre 2011 ha ricevuto minacce di morte ed è stato messo sotto protezione.

L'immagine poi rimossa. Dopo qualche ora Stival ha ammesso che è stata una scelta avventata, una sorta di scherzo e resosi conto della gravità della cosa ha dato disposizione di rimuovere dal suo profilo Fb l’attacco alla ministro per l’Integrazione Kyenge: «È stata solo una battuta, una delle tante che magari faccio e metto su facebook, mi rendo conto - aggiunge imbarazzato - che è pesante e me ne dissocio togliendola». «A me però la politica di questo ministro non piace - sottolinea l’esponente del Carroccio - e su quel fronte resto sulle mie posizioni anche se mi rendo conto che siamo su due piani diversi e che quindi l’immagine la devo rimuovere».

Cancellato l'intero profilo Facebook.  Daniele Stival sparisce da Facebook. Dopo il post offensivo sulla Kyenge (“Offeso l’orango”) sono stati rimossi entrambi i profili dell’assessore regionale alla Protezione civile, fra cui quello che conteneva il post sotto accusa. Ora su Facebook rimane solo una pagina su Stival ferma peraltro al 31 luglio del 2012.

Il Pd: "Si dimetta". Immediata la reazione del gruppo del Pd in Consiglio regionale, affidata a un comunicato stampa. "Chiediamo al presidente Zaia di prendere le distanze da Stival  e le dimissioni dell'assessore. Si tratta di un comportamento scandaloso", anticipa il consigliere Claudio Sinigaglia. Anche i Giovani democratici del Veneto hanno avviato un'azione di "mail bombing" per chiedere le dimissioni di Stival.

Zaia: "Mi dissocio, rimuova quel post". Mi dissocio da quello che ha scritto e lo invito a scusarsi e cancellare il post da Facebook»: lo ha detto Luca Zaia, Governatore del Veneto, sull’iniziativa della foto postata su Fb dall’assessore veneto alla Protezione civile Daniele Stival riguardo al ministro per l’Integrazione Cecilie Kyenge dopo che Roberto Calderoli l’aveva associata ad un orango. «A Stival ricordo, per ricordarlo a me stesso e agli altri assessori - aggiunge Zaia - che da noi i veneti si aspettano soluzioni ai loro problemi, come la disoccupazione giovanile e una sanità sempre più efficiente, e non di perdere tempo su inutili e ingiustificabili commenti a vicende come queste». Per quanto riguarda invece Calderoli, Zaia dice: «Da Calderoli un’uscita infelice senza se e senza ma. L’unica cosa da fare sono le scuse, che Calderoli ha fatto».

Tosi: "Stival impieghi meglio il suo tempo". «Condivido pienamente le parole del presidente Zaia. Chi ha un incarico istituzionale e di responsabilità come l’assessore Stival dovrebbe impiegare il suo tempo e il suo profilo Facebook in modo migliore e diverso»: a dirlo Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario veneto della Lega, riguardo all’iniziativa su Fb dell’assessore regionale riguardante il ministro Cecile Kyenge.

Pipitone (Idv): "Stival dimostra la sua inadeguatezza politica". «Affermazioni ed azioni che danno il voltastomaco, non commentabili. Per l’ennesima volta dimostrano l’inadeguatezza di questa classe dirigente di centrodestra». Lo dichiara il capogruppo regionale di Italia dei valori, Antonino Pipitone. «Un post, una foto, una frase che danno la sensazione - prosegue Pipitone - del terreno "subculturale" dal quale provengono, triste campionario del più bieco pensiero xenofobo leghista. Tutto sono, fuorché‚ svarioni o rimasugli del passato. Comportamenti - osserva l’esponente dell’Idv - che tratteggiano un pericolo enorme, da non sottovalutare, proprio perch‚ possono venire contrabbandati facilmente come battute da bar. Invece sono il frutto di un timbro culturale, di una visione miope della vita e della società, che marchia a fuoco chi non è omologato con il loro modello di pensiero».

De Poli (Udc): "La Lega non ha idee, solo offese". «La condivisione del post su Fb contro la ministra Kyenge da parte dell’assessore regionale Stival è l’ennesima dimostrazione che da una Lega senza idee arrivano offese personali e non critiche politiche costruttive che entrino nel merito del dibattito politico». Lo afferma il senatore Udc e leader regionale dei centristi Antonio De Poli che sottolinea che «il presidente Zaia, anziché‚ prendere a parole le distanze dalle affermazioni del suo assessore, passi ai gesti concreti e tolga la delega al suo assessore».

Filippin (Pd): "Si dimmettano". «Le parole usate da Roberto Calderoli nei confronti del Ministro Cecile Kyenge dimostrano quanto il razzismo si basi sulla stupidità e l’insulsaggine»: lo sostiene la Senatrice Rosanna Filippin, segretario del Pd Veneto. «Se a parlare così fosse stato uno studente qualunque, l’espulsione da scuola sarebbe immediata: ma quando l’espressione arriva da chi deve farsi garante delle Istituzioni repubblicane, ponendosi anche come esempio agli italiani, rasentiamo l’incredibile. Mi unisco alla richiesta del mio partito, che in questi momenti sta presentando una mozione formale con richiesta di dimissioni presentata dai senatori Pd. Stesso discorso per il consigliere regionale Daniele Stival, con i suoi commenti ignobili su facebook - prosegue Filippin -. Pensare che con delle scuse e una stretta di mano tutto torni come prima significa derubricare questi gesti a marachelle. Invece si tratta di odioso razzismo, inaccettabile da chi ha l’onore di rappresenta gli italiani. Calderoli e Stival dimostrino un pò di dignita politica e si dimettano - conclude Filippin - per il bene delle istituzioni, del loro partito, e soprattutto per dare una volta tanto il buon esempio».

Cgil, Cisl e Uil si ritirano dalla consulta regionale. "Le recenti, ripetute inamissibili offese di stampo razzista a Cècile Kyenge, ministro della Repubblica Italiana, riprese e rilanciate da esponenti della amministrazione regionale del Veneto, non possono non trovare una ferma e determinata risposta da parte di Cgil Cisl Uil del Veneto. Abbiamo perciò deciso di ritirare immediatamente i nostri rappresentanti dalla Consulta Regionale per l'Immigrazione e invitiamo le altre associazioni componenti la stessa a fare altrettanto. Invitiamo il Presidente Zaia a prendere atto della impossibilità di proseguire un positivo confronto sui temi dell'immigrazione e gli chiediamo di procedere, con urgenza, a ripristinare le condizioni affinchè questo necessario confronto possa riprendere. Queste condizioni comprendono il reciproco rispetto tra tutti gli interlocutori, rispetto che deve essere proprio in primo luogo dei rappresentanti istituzionali della Giunta regionale", è il messaggio dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil: Emilio Viafora, Franca Porto e Gerardo Colamarco.

Presidio anti-razzista in piazza a Mestre. Si mobilita la Camera del Lavoro CGIL di Venezia. "Quello della Lega è un atteggiamento da parte di chi rappresenta le Istituzioni che ci indigna e ci offende come cittadine e donne e che ci induce a chiedere le immediate dimissioni del Vice Presidente Calderoli". Da qui la decisione di una mobilitazione, assieme ai movimenti e alle associazioni, martedì alle 18 in Piazza Ferretto.
 

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