Cade in barca, morto Mario “Musigna”

Il 65enne era salito su una scala della sua motonave quando è scivolato all’indietro, battendo la testa. Inutili i soccorsi
Di Rosario Padovano
CAORLE - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CANTIERE NAVALE BACINO 2 IN VIA SANSONESSA ALL'INTERNO DEL QUALE E' AVVENUTO L'INCIDENTE AL SIG. ROSSETTI
CAORLE - DINO TOMMASELLA - DE POLO - CANTIERE NAVALE BACINO 2 IN VIA SANSONESSA ALL'INTERNO DEL QUALE E' AVVENUTO L'INCIDENTE AL SIG. ROSSETTI

CAORLE. In un tragico incidente sul lavoro ha ieri perso la vita Mario Rossetti, 65 anni, detto “Musigna” (salvadanaio) celeberrimo cantore del mare e della laguna. Anche di recente aveva vinto un premio letterario per le sue bellissime poesie e aveva dato alle stampe un libro. Mario Rossetti è morto per una tragica fatalità. È scivolato dalle scale della sua barca, l'Arcobaleno, mentre si accingeva a prelevare due estintori. Una mossa naturale, normale, come l'aveva fatto chissà quante altre volte. Destino ha voluto che Rossetti morisse proprio vicino alla sua “creatura”, con la quale solcava ogni estate le onde della laguna, facendo scoprire ai turisti le bellezze naturali di Caorle e delle sue valli.

Lascia nel dolore la moglie Giuseppina Bissolati e due figli: Daniel, marinaio come lui, e Stefania. In pochi minuti la notizia si è diffusa in tutta Caorle e anche nel mondo letterario nazionale. Mario era un artista a tutto tondo. Nella sua vita ha fatto di tutto. Da nostromo all'Arcobaleno, dove durante le escursioni amava giocare coi bambini travestendosi da Pirata; al ruolo di massaggiatore al Santa Margherita Basket. Da poeta a politico. Uomo schierato da sempre a sinistra, ma più in generale dalla parte dei poveri, negli anni Novanta fu anche candidato sindaco per Rifondazione Comunista. Favolosi i suoi siparietti con Luigino Moro; Musigna replicava sempre rispondendo in caorlotto. Il suo impegno politico si era concretizzato anche in consiglio comunale.

Rossetti di buon ora era entrato al cantiere navale 2 di via Sansonessa, dove era rimessa la sua barca, la motonave Arcobaleno, che lì sosta nel periodo invernale. Il natante come ogni imbarcazione viene sottoposta alla necessaria manutenzione nel periodo di riposo. Ha chiesto al titolare dei cantieri di poter entrare per salire e lavorare sulla sua barca. Appena arrivato l'assenso Rossetti si è incamminato verso l' Arcobaleno. Ripetendo un gesto che aveva fatto anche il giorno prima, salendo le scale sulla barca, è scivolato cadendo all'indietro e sbattendo violentemente il capo. Quando se ne sono accorti era troppo tardi. Rossetti è morto sul colpo. Sul posto si sono precipitati gli operatori sanitari del Suem 118. E' stata tentata una disperata rianimazione, ma il cuore di Musigna già non batteva più. Dopo un'ora di inutili tentativi è stato dichiarato il suo decesso. A quel punto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Caorle che hanno eseguito i rilievi di legge.

La salma di Rossetti è stata ricomposta e trasferita nella cella mortuaria ricavata al cimitero di via Traghete. La vicenda è seguita dalla Procura di Pordenone. Sarà un esame del medico legale a stabilire come è avvenuta la morte del marinaio poeta. I familiari, così come gli inquirenti, non sembrano avere molti dubbi. «È stata una disgrazia. Mio padre è scivolato ed è morto», ha dichiarato ieri pomeriggio il figlio, Daniel, «era in perfetta salute. Ha messo male il piede ed è caduto». Oggi si conosceranno data e ora dei funerali.

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