Ca’ Foscari Zattere Scaduto il contratto L’ateneo cerca spazi

L’Università lancia un avviso pubblico per trovare una sede Il rettore Michele Bugliesi: «Noi vorremmo restare qui»



La biblioteca delle Zattere di Ca’ Fodcari con l’annesso centro culturale Cfz rischia teoricamente di dover lasciare la sede attuale, frequentata da migliaia di studenti. Il 30 settembre del prossimo anno scadranno infatti - dopo 24 anni - i contratti d’affitto per l’utilizzo da parte dell’ateneo della sede universitaria e non è scontato che vengano rinnovati. Per questo il Consiglio di amministrazione dell’ateneo presieduto dal rettore Michele Bugliesi ha già dato mandato al direttore generale di effettuare un’indagine di mercato per cercare un’altra sede, di circa 2900 metri quadri lordi da affittare nella zona di Dorsoduro e Santa Croce per trasferirvi tutte le attività attualmente ospitate a Cfz. Il Consiglio di amministrazione ha individuato come elementi preferenziali che gli spazi siano già predisposti alle destinazioni d’uso richieste e vicini alle altre sedi universitarie. L’ateneo auspicherebbe il rinnovo del contratto con la proprietà attuale - una famiglia veneziana - ma si tratta appunto di valutare le nuove condizioni e intanto ci si cautela cercando un’altra eventuale sede. Ca' Foscari Zattere - Cultural Flow Zone è un centro culturale polifunzionale dedicato all'incontro e agli studenti. Vi si trovano servizi e attività di formazione, progetti pensati e costruiti dagli studenti, spazi per la condivisione e il relax, oltre 374 postazioni di lettura, studio e consultazione, esposizioni e incontri con gli autori. Ca’ Foscari Zattere è inoltre sede di Radio Ca’ Foscari, la web radio d’Ateneo. CFZ offre spazi per lo studio individuale e di gruppo, postazioni per ricerche bibliografiche, sale attrezzate per seminari, aree relax per pause studio, accesso alla rete WiFi. Inoltre sono attivi anche alcuni servizi bibliotecari. «L’avviso pubblico era un atto dovuto - spiega il rettore Michele Bugliesi - per vedere se ci sia chi ci offre una sede e condizioni migliori delle attuali, pur nella stessa zona, ma non significa assolutamente che ci sia la volontà di lasciare la sede attuale delle Zattere su cui abbiamo investito e che è assolutamente funzionale. Come ente pubblico non possiamo però andare a trattativa privata e dunque abbiamo il dovere di valutare tutte le eventuali offerte che ci perverranno».

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