Bus fermi, Ponte della Libertà bloccato In piazzale Roma migliaia in attesa

VENEZIA. Sciopero generale dei sindacati di base. Ma i maggiori disagi si sono avuti nel settore trasporti, dove l’adesione ha avuto percentuali importanti, non soltanto dal sindacato di base.
Lunghe attese a Piazzale Roma, difficoltà per gli anziani e i portatori di handicap a spostarsi, ingorghi sul Ponte della Libertà e nei parcheggi, ritardi per gli studenti e i pendolari per andare a scuola e tornare a casa. Proteste anche sui social, incluso qualche straniero che aveva prenotato in anticipo i biglietti e si è ritrovato a piedi.
L’adesione secondo l’azienda è stata del 51 per cento nella navigazione e del 57 per cento sui servizi di terraferma. Actv ha cercato di colmare i vuoti con 300 corse aggiuntive sia via acquea che via terra. In terraferma su 5 mila corse effettuate su 15 ore di servizio, incluse le ore notturne. «Sono state garantite sei ore con circa 2 mila corse, più le 300 aggiunte», dicono, «in laguna invece, sulle stesse ore, l’azienda ha circa 1300 corse».
Ma anche qui si registrano malumori e proteste. In Canal Grande garantito solo il collegamento con la linea 2 piazzale Roma-Rialto e viceversa. Linea 1, quella utilizzata dai residenti, sospesa del tutto, nemmeno prevista nel piano di emergenza. E anziani bloccati. «Nelle fermate del vaporetto non hanno messo nemmeno un cartello che annunci lo sciopero», la protesta di ieri mattina.
A piazzale Roma, Lido, Ferrovia, Rialto e San Zaccaria i tabelloni luminosi annunciavano la sospensione del servizio.
Ma grandi i disagi, soprattutto nel pomeriggio per il rientro a casa di studenti e lavoratori. Molti hanno scelto di percorrere a piedi il ponte della Libertà. Altri si sono fatti venire a prendere con l’auto a piazzale Roma. Ponte della Libertà intasato fino a sera, in piazzale Roma centinaia di persone in attesa di mezzi che non arrivavano. Garantite solo alcune corse del tram. «I motivi dell’agitazione sono che vogliamo una rappresentanza sindacale equa e non solo le tre sigle classiche, e il ripristino dell’articolo 18» ha detto Giampietro Antonini dell’Usb, «nello specifico sui trasporti il nuovo governo non è stato chiaro. Dicono che verranno investiti 7 miliardi, ma sono quelli di Delrio che dovranno essere spalmati su tutti i settori, sul 2019 non si sa ancora nulla». Per quanto riguarda l’aeroporto Marco Polo Antonini ha detto di aver inviato una nota alla Commissione Garanzia Sciopero, al prefetto e all’Enac per condotta antisindacale, ovvero per non aver consegnato cinque giorni prima dello sciopero i contingenti di personale per il funzionamento essenziale di alcuni servizi. —
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