Buranelle, nessuna pista dagli accertamenti sul Dna

Gli esami svolti su reperti sequestrati all’indagato Nicola Alessandro non hanno dato alcun esito. Manca solo l’analisi su alcuni capelli, ma il mistero per ora resta
Di Carlo Mion

BURANO. Scomparsa delle Buranelle, nulla di fatto per ora dagli accertamenti scientifici svolti sui reperti sequestrati a Nicola Alessandro, 54 anni, nel 1991 fidanzato di una delle due scomparse e indagato per la loro presunta morte.

Gli esami svolti sulle tracce di Dna trovate su un capo di abbigliamento dell’uomo, su alcune fibre di lana e sulla sabbia prelevata dalle scarpe hanno dato esito negativo. In sostanza non hanno messo in collegamento l’uomo con le due donne scomparse. Per concludere gli accertamenti disposti dal Gip Giuliana Galasso nel novembre scorso, manca solo l’analisi su alcuni capelli. Ma anche questa sembra non debba portare a nulla in quanto i capelli non hanno il bulbo. Quindi quella che doveva essere la chiave del giallo delle «Buranelle», le due giovani di Burano sparite nel lontano 1991, un cappotto e una serie di oggetti che da 23 anni sono in mano agli inquirenti, non si è dimostrata tale. Di conseguenza resta il mistero sul caso della 29enne Paola Costantini e della 25enne nipote Rosalia Molin, scomparse nel nulla il 27 ottobre 1991 dopo essere sbarcate a Treporti, da dove poi avrebbero dovuto proseguire per Jesolo per andare al cinema, e mai più trovate.

Di loro non si è saputo più nulla nonostante le indagini e le ricerche. Poi la svolta circa due anni fa quando, sulla scorta delle dichiarazioni di un poliziotto che aveva ricevuto una soffiata da un teste giudicato attendibile, il pregiudicato Umberto Manfredi fino a quel momento rimasto in silenzio, l'inchiesta è stata riaperta con il fascicolo sempre affidato al procuratore aggiunto Carlo Nordio. Nicola Alessandro è stato indagato per duplice omicidio e occultamento di cadavere nell’ottobre scorso. Ha nominato come consulente l’ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano.

I reperti su cui si stanno ultimando gli accertamenti tecnico biologici sono: un cappotto nero; una giacca in stoffa a quadri; un paio di pantaloni neri in cotone; un giaccone trapuntato nero; un paio di scarpe nere; dei granelli di sabbia rinvenuti all'interno delle tasche del giaccone; alcune foglioline essiccate di ciliegio trovate nelle tasche del giaccone; quattro capelli di colore nero lunghi cinque cm; due micro fibre di colore verde trovate sul cappotto; tre capelli di colore castano chiaro rossiccio lunghi 12 centimetri rinvenuti sul cappotto; alcune fibre di colore rosso vivo rinvenute sul cappotto blu; una chiave a tubo marca Usag e numero 10 dello stesso tipo di quella rinvenuta nel bagagliaio della Fiat 126 di Rosalia Molin; una chiave da serratura con piastrina in plastica riportante la scritta "WC 4 Zensci" e trovata nel cruscotto del furgone di Alessandro e di cui l'uomo non sa spiegare la provenienza.

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