Buoni fruttiferi postali ricorso di venti consumatori

Buoni fruttiferi postali e mancata applicazione dei tassi di interesse da parte di Poste Italiane: sono già una ventina i consumatori che, dopo essersi rivolti allo staff legale di Adico...
CHIARIN MESTRE 04/03/2009 P.le Donatori di Sangue uffici postali erogatori per la fila non funzionanti © Light Image- Bertolin
CHIARIN MESTRE 04/03/2009 P.le Donatori di Sangue uffici postali erogatori per la fila non funzionanti © Light Image- Bertolin

Buoni fruttiferi postali e mancata applicazione dei tassi di interesse da parte di Poste Italiane: sono già una ventina i consumatori che, dopo essersi rivolti allo staff legale di Adico (associazione in difesa dei consumatori), hanno deciso di andare avanti e presentare il ricorso all'arbitro bancario finanziario.

«Si tratta di un sistema stragiudiziale di risoluzione delle controversie che possono sorgere tra le banche», spiegano all’Adico, «i clienti e gli altri intermediari in materia di operazione e servizi finanziari al di fuori del giudizio civile. Ciò significa dunque che non è necessario essere assistiti da un avvocato. Già esistono decisioni recenti dell'arbitro bancario finanziario che ha accolto il ricorso contro le Poste Italiane, decisioni non vincolanti come quelle delle giustizia ordinaria ma che possono essere usate per un eventuale ulteriore ricorso davanti a un giudice. Le disposizioni dell'arbitro possono costituire una carta vincente in mano di chi si è sentito offeso nei propri diritti».

I responsabili dell’Adico Mestre lanciano un appello: «Chi volesse unirsi al gruppo di consumatori che già hanno deciso di procedere, può affidarsi allo staff legale dell'Adico telefonando al numero 041.5349637 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Oppure agire autonomamente: nel sito www.arbitrobancariofinanziario.it troverà tutte le informazioni per presentare il ricorso».

«È chiaro che più persone si uniscono a questa battaglia», precisa il presidente dell'Adico, Carlo Garofolini, «più aumentano le possibilità di fare sentire la nostra voce. Siamo convinti di avere tutte le carte in regola per portare a casa una vittoria, come è già successo con i numerosissimi casi per i furti da PostePay per i quali abbiamo ottenuto i rimborsi». (m.a.)

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