Palude Venezia, l’amarezza di Brugnaro e Ceron: «Non ci meritiamo questa gogna»

Lo sfogo del primo cittadino: «Dalle carte non emerge niente. Sono deluso, ma me lo aspettavo». E il direttore generale insiste: «Abbiamo dato tutto alla città e questo è il ringraziamento: assurdo»

Isabel Barbiero, Mitia Chiarin

«Sono deluso ma me lo aspettavo. Ci vuole tanto coraggio per dire che dopo anni di inchiesta non hanno trovato niente. Ora si scarica sui magistrati la decisione. Ma sarebbe giusto che poi qualcuno ne rispondesse se non emergerà niente. Perché dalle carte non c’è niente». E contro il grande accusatore Vanin.

«Addirittura la signora Bonsignori, che lo sosteneva, ha ritrattato tutto. Leggetevi le carte: ha detto che “non è vero niente, ho detto il falso, ero innamorata di lui.” Io le ho lette l’altro giorno. Che credibilità è questa, è sotto zero...Tutto si basa su quello che dice questa persona che aveva l’interesse evidente di farsi pagare un progetto da 3 milioni».

E insiste: «Cercherò di tenere tutto nell’ambito del processo e ho ovviamente fiducia della magistratura. Ho il cuore limpido ma non auguro a nessuno quello che succede a me. A volte ho la morte nel cuore, per il mio onore ho fatto tutto».

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ribadisce la sua totale estraneità alla inchiesta “Palude”. La Procura di Venezia ha appena chiuso l’indagine e ha chiesto il rinvio a giudizio per i 34 indagati, compresi sindaco, il dg Morris Ceron, il vice capo di gabinetto Derek Donadini e il magnate Ching Chiat Kwong e l’ex assessore Renato Boraso.

Brugnaro non ci sta. E difende i fedelissimi Ceron e Donadini: «Non hanno fatto niente».

Ai giornalisti evidenzia la critica ai magistrati sostenendo che occorre prevedere la responsabilità nel caso le indagini portino ad un nulla di fatto. «Se poi viene fuori che hai portato avanti con troppa acrimonia, diciamo così, una tua teoria, poi dovresti risponderne. Come tutti. E invece magari ti fanno capo di una Procura, perché magari fai parte di qualche corrente della magistratura. Io mi difenderò. Ma spero non capiti a qualcun altro».

Brugnaro prosegue: «Possibile che non si tenga conto che un sindaco viene messo in mezzo per una robetta da 10-15 mila euro di tangenti, quando ha lasciato 940 mila euro di stipendi al Comune e ogni anno finanzia con più di 10 milioni la Reyer. Se devo imbrogliare sulla terra mia lo faccio con un cinese e sono il sindaco? Ma il buon senso dove sta? Ritengo abbiano preso un grande granchio, lo dimostreremo e io continuerò a fare il mio lavoro». Critiche anche alle opposizioni che ne chiedono le dimissioni. E sulla vicenda Pili.

«Scusate, ma che colpa ne ho io se ho una proprietà di un’area molto grande e di cui non mi sono occupato? L’abbiamo dimostrato in tutti i modi, lo dimostreremo... Quei terreni sono inquinati e l’azienda ha fatto tutto quello che deve fare (si riferisce a Porta di Venezia, ndr). Gli ordini che ho dato erano: “Voi continuate a fare tutto quello che la legge prevede per gestire un’area inquinata”».

E conclude: «Io non voglio fare il santo, non voglio fare l’eroe, ma mi stanno trasformando in eroe senza aver fatto niente. Ho fatto il mio (...). Solo perché sono stato bravo, solo perché ho costruito migliaia di posti di lavoro, perché ho comprato un’area, in un’asta pubblica dove nessuno ha partecipato e ho continuato a gestirla, regalando anche pezzi di area al Comune? Io ho sempre regalato in questa città, non ho mai preso».

Analoga delusione nelle parole del direttore generale del Comune, Morris Ceron: «Condivido l’amarezza di chi come noi ha dato tutto alla città in questi dieci anni. E dopo avere risanato tutto questo è il ringraziamento. Un chiaro invito a non occuparsi della cosa pubblica alle persone capaci e per bene. E poi il Riesame ha ribadito che le indagini erano fuori termine: non di un giorno, ma di quasi due anni. E i sequestri erano illegittimi. Dimostreremo - conclude Ceron - come non hanno considerato prove a nostra discolpa e a nostro carico: non hanno nessuna prova perché non abbiamo fatto nessun reato. Solo il loro teorema, che hanno perseguito nonostante tutto ciò. Credo che sia bene che si faccia luce, al più presto». 

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