Bricole illuminate con l’energia solare laguna più sicura

Bricole a energìa solare. Per illuminare meglio i canali e risparmiare. Parte dalla laguna la rivoluzione tecnologica dell’illuminazione pubblica. Ieri la giunta ha approvato la prima delibera per modificare i punti luce sui canali lagunari di maggior traffico. La cordata che si è aggiudicata l’appalto comunale da sei milioni e 600 mila euro l’anno - Gemmo, Ccc e Citelium - ha ricevuto l’incarico di avviare l’installazione delle lampade «cut off», cioè a luce orientata verso il basso alimentate con il vento e l’energìa solare. Il primo impianto fotovoltaico sull’acqua, che garantirà l’autosufficienza dell’illuminazione. Obiettivo, annuncia l’assessore all’Ambiente di Ca’ Farsetti Gianfranco Bettin, è quello di completare in due anni l’illuminazione a led dell’intera città storica, sostituendo qualcosa come 52 mila lampadine. La spesa prevista per i primi interventi è di quasi due milioni di euro, nel bilancio dei Lavori pubblici. «Ma il risparmio energetico sarà evidente molto presto», commenta l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni. Una volta completata la sostituzione delle lampade tradizionali con i led, il risparmio annuo potrà essere infatti di almeno due milioni di euro, 6 milioni e mezzo di kilowatt risparmiati, con una minore emissione di anidride carbonica nell’atmosfera pari a 5 mila tonnellate l’anno.
Intanto si comincia dai canali. Il problema di illuminare correttamente le vie d’acqua non è nuovo. Oggi in laguna sono dotati di illuminazione a lampade (arancioni, piuttosto inquinanti dal punto di vista visivo e non molto efficaci) i canali di maggiore navigazione come San Marco, il canale che porta a Murano e Burano. Una quindicina di anni fa venne realizzato anche al costo di 25 milioni di euro il sentiero luminoso per facilitare l’ingresso al porto di Malamocco delle grandi petroliere. La manutenzione di questo sistema è molto costosa, spesso le bricole in legno cedono e non vengono sostituite.I nuovi punti luce avranno anche incorporata una centralina per la segnalazione dei guasti. La luce sarà più efficace e meno costosa. E oltre ad aumentare la sicurezza della navigazione dovrebbe diminuire appunto le emissioni inquinanti. Contemporaneamente il Comune ha chiesto al Magistrato alle Acque di avviare una puntuale ricognizione dello stato dei «catari frangenti», quadrati di metallo rifrangente rossi e bianchi che sulle bricole segnalano il percorso se illuminati dai fari, come nelle strade. La loro manutenzione è stata trascurata, e oggi molti canali lagunari sono scuri e pericolosi, visto anche l’aumento del traffico.
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