Brevettata la gondola che ondeggia
Paolo Poli, «re dei souvenir», contro la concorrenza cinese

L’artigiano Paolo Poli davanti alle sue gondole brevettate
Ha cominciato a produrre articoli regalo in plastica e resina nel gennaio 1955, a 23 anni. Le sue gondole, le sue penne, i suoi carillon sono entrati nelle case di migliaia di turisti, venduti a Venezia e nel mondo. Paolo Poli, 78 anni, artigiano mestrino residente in viale Garibaldi, può essere definito a tutti gli effetti il «re dei souvenir». Ora di fronte alla spietata concorrenza cinese, che imita nell'immediato tutti gli oggetti che vengono messi in vendita, Poli ha deciso di proteggere la sua ultima invenzione - la gondola che ondeggia con l'energia solare - depositando il brevetto. «Ho iniziato a produrre articoli regalo e souvenir partire dal 7 gennaio 1955 - spiega l'artigiano che ha una fabbrica a Spinea, in via della Costituzione - In tutti questi anni ho creato oggetti di tutti i tipi, in resina e in plastica, per Venezia e per molte altre città del mondo con notevole successo. Ho avuto la soddisfazione di portare i miei souvenir anche nelle nazioni più difficili e lontane e negli anni Ottanta ho ulteriormente dato impulso all'attività acquisendo un'azienda concorrente. Poco dopo, però, si è fatta viva la produzione cinese che ci ha costretto a un certo ridimensionamento. Ora l'attività è passata a mio figlio Alberto, ma continuo a collaborare per il buon funzionamento e per la creazione di novità». Sono proprio la fantasia e l'inventiva i principali punti di forza di questo artigiano che nel 2009 ha pensato di realizzare la gondola che dondola grazie all'energia della luce. Una soddisfazione mitigata dal timore di vedersi imitare subito la «creatura», anche se protetta da brevetto. In tale contesto, Paolo Poli a luglio del 2009 scrisse anche una lettera a Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia, per chiedere il riconoscimento ufficiale di una associazione di artigiani fabbricanti souvenir e articoli da regalo di Venezia. «Qualunque cosa nuova venga creata con grande sforzo e impegno economico da parte nostra - era scritto sulla missiva - è subito copiata pedissequamente nei paesi asiatici e distribuita da importatori senza scrupoli che approfittando del basso costo della manodopera e spesso della mancanza di un controllo doganale, invadono il mercato a prezzi irrisori». Da qui, la volontà di creare un'associazione per difendere i produttori di souvenir e di articoli da regalo. La presidente non ha risposto e l'associazione non è mai nata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video