Boom di prenotazioni in Riviera per il cenone di Capodanno
A TAVOLA
Festività natalizie in Riviera del Brenta, è boom delle prenotazioni per i pranzi e cenoni della Vigilia, nel giorno di Natale e a Santo Stefano, mentre si registra un calo anche nel comprensorio dei 10 Comuni dei pernottamenti negli hotel che risentono in questa zona del calo degli arrivi a Venezia, dopo l’acqua alta di novembre, con immagini che hanno fatto il giro del mondo. A spiegarlo è Adelino Carraro storico referente di Confcommercio e titolare del ristorante “Al Burchiello” di Oriago. Carraro sottolinea anche come la questione del pagamento delle Ztl, le tariffe per le zone a traffico limitato, penalizzino più l’hinterland che gli alberghi del Comune di Venezia, che di fatto non hanno questo costo.
«Quest’anno», sottolinea Carraro, «si registra il 20% in più di prenotazioni nei venti ristoranti tipici di pesce della Riviera del Brenta. Si tratta di un andamento che sta continuando costantemente negli ultimi tre o quattro anni». Il boom delle prenotazioni è dovuto, sottolinea Carraro, «soprattutto al fatto che i prezzi nei ristoranti anche di qualità sono rimasti fermi negli ultimi anni». Mediamente i prezzi per un pranzo completo di pesce sono di 50 o 60 euro. «Quest’anno», continua Carraro, «il 75% delle prenotazioni ai ristoranti è fatto da persone della zona. C’è un altro 25% di prenotazioni che invece arriva da clientela locale che nel corso degli anni ha apprezzato le qualità della nostra cucina tipica e si presenta a festeggiare spesso con l’intera famiglia in queste occasioni». Sulla linea di Adelino Carraro anche Adriano Poppi, titolare dell’omonimo ristorante di pesce e hotel a Dogaletto di Mira sulla Romea: «Anche noi registriamo il tutto esaurito per i pranzi di Natale, della vigilia di Santo Stefano e anche per l’ultimo dell’anno. Questa attenzione della clientela per la ristorazione della Riviera ci onora».
I ristoratori e gli albergatori mettono però in evidenza un calo di presenze negli hotel. «A causa delle immagini di Venezia sprofondata nell’acqua alta lo scorso novembre, anche qui», dice Carraro, «pure se meno che nel centro lagunare, abbiamo registrato in questo periodo un calo di pernottamenti nell’ordine del 20%. Mancano soprattutto australiani, americani e orientali». I ristoratori e albergatori della Riviera infine sottolineano per l’ennesima volta il problema della tariffazione Ztl ei pullman diretti a Venezia. I pullman che partono dalla Riviera e vanno a Venezia pagano per le zone a traffico limitato il doppio degli albergatori nel Comune di Venezia. Visto che recentemente si è parlato di tassa di soggiorno nell’area della Riviera e Miranese, tanti albergatori dell’area, vista già la presenza della Ztl più cara rispetto a Venezia, sono contrari ad introdurla. —
Alessandro Abbadir
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia