Bonifica Altobello, tempi più lunghi per il nuovo parco
Italgas ha investito oltre 20 milioni per il risanamento nell’area tra via Torino e Forte Marghera, ma il cronoprogramma deve essere aggiornato

Bonifica della grande area di proprietà di Italgas tra viale Ancona e Altobello, i tempi sono destinati ad allungarsi. Lo rende noto la stessa Italgas che aveva inizialmente previsto, da cronoprogramma iniziale, di finire questo mese la grande e vasta bonifica dell’area di Altobello.
Il programma aggiornato
La azienda comunica che non sarà così.
«Italgas nei prossimi giorni presenterà al Comune di Venezia un aggiornato programma di esecuzione lavori e consegna finale dell’area. Il precedente, infatti, risale al settembre 2023, indicativamente un mese prima di un’interruzione resa necessaria dalla definizione di un protocollo con Arpav per specifici lavori di scavo e movimentazione di strati profondi di terreno nell’area ex Cleda (zona ex carbonifera, nelle vicinanze degli uffici comunali). Data la complessità dell’opera, volta alla rimozione di materiali risalenti alle attività svolte dall’allora società specializzata nella lavorazione di pali e traversine ferroviarie, la definizione del Protocollo d’intesa - sottoscritto dal Comune e dagli Enti di controllo - e i successivi interventi attuativi hanno richiesto circa un anno. Tempistiche che saranno integrate nella ridefinizione delle lavorazioni e che presto saranno condivise con Comune ed Enti di controllo».
Italgas ha investito oltre 20 milioni di euro per risanare 140 mila metri quadri ( un’area grande come una trentina di campi da calcio) di terreni di proprietà tra viale Ancona, la riva del Canal Salso, via dello Squero al limite del quartiere di Altobello e via Torino. Una zona strategica per Mestre.

Il nuovo parco
Tutti si aspettano da decenni che nasca un parco e questa ipotesi pare una certezza anche da recenti prese di posizione del sindaco. Del resto se ne parla fino dagli anni Ottanta. Lo chiede anche il comitato di Altobello che ha già proposto di realizzare una area a verde che si configuri anche come parco sportivo, da collegare con il vicino campus universitario.
Ma i tempi lunghi della bonifica spostano inesorabilmente in avanti l’appuntamento con le decisioni. Lo ribadiscono da Italgas che ha investito nella messa in sicurezza di questo enorme spazio di terreni in centro città.
E dal Comune non emergono progetti allo studio al momento. Perché, come ricorda il direttore dell’Urbanistica Danilo Gerotto, solo alla fine della messa in sicurezza e con le certificazioni della Regione Veneto, competente sulle tematiche ambientali, sarà possibile capire quali funzioni saranno realizzabili nell’area concretamente.
L’impressione, a questo punto, è che l’intera partita dell’area Italgas sarà tema di confronto della prossima amministrazione comunale non della attuale in scadenza nella primavera del 2026. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia