Bollette via Pec, staccata la luce

MESTRE. «Due bollette da pagare nell'arco di dieci giorni per un totale di 700 euro, due ore di sospensione dell'energia elettrica, 70 euro di penale per riallacciare la corrente». A segnalare il caso è Adico, associazione difesa dei consumatori: il conto salato è quello che Enel ha presentato alla tabaccheria di via Ca' Rossa gestita da Dorino Callegaro e Diana Villanueva e il tutto per un disguido. «Dallo scorso aprile», spiegano i gestori della tabaccheria, «Enel ha cominciato a inviare le bollette via posta certificata (pec) avvertendoci di questo cambiamento sempre via pec. Ma noi quella posta l'abbiamo creata solo per controllare le comunicazioni delll'Inps e dell'Inail, e lo facciamo quando ce lo dice il nostro commercialista».
«Le anomalie con il fornitore hanno cominciato a manifestarsi in giugno», spiega Adico, «quando arriva un sollecito di pagamento per delle bollette di aprile non pagate». «Non abbiamo mai ritardato il pagamento di una bolletta», sostengono i gestori della tabeccheria, «ci siamo stupiti del sollecito, non avendo ricevuto la fattura. In ogni caso, abbiamo pagato. Ad agosto, ecco un nuovo sollecito via raccomandata. A metà mese, l’Enel abbassa la potenza dell’energia e ci siamo ritrovati senza corrente: siamo andati subito dal fornitore che ci ha ridato la corrente e ci ha stampato due bollette non pagate. Siamo rimasti di stucco, non avendole mai ricevute, ma abbiamo onorato anche quelle, per un totale di circa 700 euro».
A inizio settembre Dorino Callegaro e Diana Villanueva hanno chiamato l’Enel e il mistero è stato risolto. «Ci hanno spiegato che dal 1° aprile le bollette arrivavano tramite Pec e che il cambiamento ci era stato comunicato proprio tramite pec», spiega Carlo Garofolini dell’Adico, «ciò è assurdo visto che ci troviamo di fronte a utenti che hanno sempre pagato tutto regolarmente senza registrare mai una morosità, crediamo che Enel dovrebbe evitare di richiedere i 70 euro del riallaccio della corrente visto che a che le bollette da aprile arrivano via pec». (m.a.)
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