Bollette rifiuti più care e disagi all’ecocentro «Veritas in Consiglio»
SAN DONÀ. Discariche abusive, code agli uffici Veritas per chiedere chiarimenti sulle bollette. E il comitato di San Donà in movimento scenderà in piazza il 21, 22 e 23 dicembre con i gazebo per raccogliere le firme.
Intanto i consiglieri comunali Massimiliano Rizzello (FdI) ed Elio Monegato del M5S, chiedono che Veritas venga in Consiglio a riferire pubblicamente. Anna Maria Babbo, con il comitato cittadino, vuole raccogliere le firme per far sentire la voce dei cittadini. In particolare combatte per il numero di svuotamenti fissi in bolletta che sono spropositati rispetto a quelli reali, non premiando la virtuosità di chi cerca di produrre meno rifiuti. Poi il coefficiente per metro quadro della casa e il numero dei residenti. E la richiesta di un premio maggiore per chi tiene l’umido in casa con il composter.
«Le bollette che per l’anno 2018, trimestrali in una famiglia di tre persone”, dice Babbo «portavano un totale annuo di 264,16 euro; nell’anno 2019, quadrimestrali, arrivano a un totale annuo di 276,13 con aumento di 12 euro e servizio super dimezzato. L’anno scorso il passaggio era quindicinale, quest’anno, con 4 svuotamenti, uno ogni tre mesi. Rispetto all’anno scorso hanno diminuito la riduzione per il compostaggio domestico. Inoltre hanno aumentato la percentuale sui mq della casa: nel 2018 la tariffa era 0,858/mq, nel 2019 la tariffa è 0,878/mq. Inoltre c’è un altro prelievo, un tributo provinciale del 5 per cento sulla base imponibile. «Dov’è il risparmio» si chiede il comitato «per i cittadini virtuosi che cercano in tutti i modi di produrre pochi rifiuti e di fare attenzione alla differenziata? Per il 2020 i cittadini chiedono una revisione dei criteri e dei calcoli di applicazione delle tariffe Veritas. A tale scopo a breve “San Donà in Movimento” organizzerà una raccolta firme da consegnare poi all’amministrazione comunale».
Rizzello e Monegato si sono accordati per chiedere a Veritas di venire in Consiglio comunale a relazionare sulla questione rifiuti, pronti a rivedere tutto il sistema della differenziata che in altre regioni e città d’Italia è stato messo in discussione. «Ci sono spesso discariche abusive» spiegano Monegato e Rizzello «perché i cittadini si disfano dei rifiuti piuttosto che osservare la raccolta differenziata o rivolgersi all’ecocentro per quei rifiuti ingombranti che generano grande confusione. E abbiamo raccolto anche proteste proprio per il servizio all’ecocentro e l’assistenza ai cittadini che non possono usare ad esempio furgoni privati in quanto vengono considerati commerciali. I cittadini possono andare solo con la propria vettura o avvalersi dei mezzi di Veritas concordando il passaggio gratuito, per un determinato numero di volte, sotto casa. E tanti che hanno sbagliato, magari portando del rifiuto secco, sono stati mandati a casa in malo modo dall’ecocentro, con il rischio che si disfino dei rifiuti sulle strade». —
Giovanni Cagnassi
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