Bimbo di nove anni salvato dal bagnino

Cavallino. Il piccolo tedesco non era riemerso dalla piscina, ora è ricoverato all’ospedale di Padova

CAVALLINO. Bimbo tedesco di 9 anni non riemerge dalla piscina del camping Sant’Angelo di Cavallino-Treporti ma viene salvato dall’annegamento grazie alla prontezza dei bagnini del Wela. La sindrome d’annegamento, che poteva trasformarsi in tragedia, è stata scongiurata alle 12.10 di ieri nella frequentata piscina del camping continuamente monitorata da turni di sei bagnini per volta.

Il piccolo turista tedesco in vacanza con la famiglia, forse in preda a una congestione, ha perso i sensi in piscina e non è più riemerso dal fondale. A pochi metri da lì la madre che, ignara del rischio, non si era accorta della momentanea difficoltà del figlio. È bastato qualche attimo ingiustificato di prolungata immersione del bimbo per far scattare il bagnino della ditta Wela che si è prontamente tuffato in piscina per trarlo in salvo. Se fosse trascorso qualche secondo in più avrebbe potuto essere fatale. Per l’acqua cloridrata ingurgitata il bambino aveva infatti già il polso privo di battito. È quindi scattata la procedura d’emergenza con il bagnino che ha iniziato le manovre di rianimazione con il massaggio mentre i colleghi chiamavano il 118 e portavano sul luogo l’attrezzatura in dotazione nel camping. Il tutto sotto l’occhio vigile del direttore del camping Michela Pianta che intanto coordinava le varie operazioni. Provvidenziale tra l’altro la presenza a bordo piscina di un infermiere professionale e di una dottoressa che si sono resi disponibili collaborando per salvare il piccolo.

Durante le manovre di rianimazione il bimbo ha poi espulso l’acqua incamerata e ha ripreso a respirare riacquistando colorito. È arrivata l’ambulanza del pronto soccorso di Jesolo quasi in contemporanea con l’eliambulanza del 118 che è atterrata in uno spazio fra i camping Sant’Angelo ed Europa. Il bimbo è stato elitrasportato all’ospedale di Padova dove rimarrà in osservazione almeno 24 ore. La ditta Wela è appena stata premiata per il salvataggio di due ragazze di 13 e 16 anni.

Francesco Macaluso

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