Bimbo dell'asilo positivo al test della tubercolosi

L'Asl 3 conferma la diagnosi del piccolo in un istituto del distretto Dolo-Mirano: "Già avviate le verifiche"
MESTRE. Un caso di turbercolosi in un asilo nel territorio dell'Usl 3 Serenissima. La notizia è arrivata lunedì 27 gennaio al sindaco del comune interessato. Si tratta di un piccolo che l’ha contratta da un familiare.
 
L’istituto è stato immediatamente contattato per avviare le procedure ministeriali di prevenzione e sorveglianza della malattia, che prevedono, per i bambini frequentanti la scuola – circa un centinaio – di essere sottoposti al test Mantoux, forse già giovedì prossimo.
 
Secondo le linee guida nazionali non è necessaria la chiusura della scuola e se qualche bambino risultasse positivo allo screening, verrebbe successivamente invitato ad effettuare degli approfondimenti.
 
Solo in caso di eventuale diagnosi di malattia, il soggetto viene preso in carico per il trattamento con i farmaci specifici. I bambini risultati negativi sono risottoposti al test due mesi dopo per definitiva sicurezza.
 
Mercoledì pomeriggio, il sindaco e gli esperti dell’Usl 3 Serenissima incontreranno i genitori per capire come comportarsi e cosa fare in casi del genere. Il sindaco interessato, comunque, rassicura le famiglie: «Saranno fatte tutte le verifiche del caso». 
 
La notizia è stata confermata dalla stessa Usl 3: “All’Ulss 3 Serenissima è pervenuta la notifica di un caso di tubercolosi relativo ad un bambino frequentante una scuola dell’infanzia del Distretto Mirano Dolo. L’istituto è stato immediatamente contattato per avviare le procedure ministeriali di prevenzione e sorveglianza della malattia, che prevedono, per i bambini frequentanti la scuola – circa un centinaio - di essere sottoposti al test Mantoux.
 
Secondo le linee guida nazionali non è necessaria la chiusura della scuola e se qualche bambino risultasse positivo allo screening, verrebbe successivamente invitato ad effettuare degli approfondimenti”.
 
“Solo in caso di eventuale diagnosi di malattia, il soggetto viene preso in carico per il trattamento con i farmaci specifici. I bambini risultati negativi vengono comunque risottoposti al test due mesi dopo per definitiva sicurezza”.
 
“In questi casi, per esperienza, so che può generarsi una normale preoccupazione – ha detto il Responsabile del Servizio della Igiene Pubblica della Ulss 3, Dottor Vittorio Selle – pertanto al fine di dare garanzie e conoscenze specifiche abbiamo organizzato, di concerto con il Dirigente scolastico, un incontro informativo per i genitori e per il personale mercoledì 29 gennaio presso la scuola e nella stessa settimana inizieranno i test di screening che, per comodità, saranno effettuati presso la stessa scuola”.
 
La Tubercolosi è una malattia causata da un germe chiamato Bacillo di Kock (dal nome del medico che lo scoprì nel 1882). Nella maggior parte dei casi interessa i polmoni, anche se qualsiasi organo del corpo può essere colpito. Il bacillo si trasmette per via respiratoria; la trasmissione del bacillo, comunque, non è facilissima.
 
Occorrono condizioni essenziali, come una carica batterica molto elevata e un ricambio d’aria ambientale scarso o addirittura assente. Inoltre il contagio – per via aerea - si verifica solitamente se esiste per molto tempo uno stretto contatto con la persona affetta da TBC. 
 
 

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