“Bigoi in salsa” per i trent’anni dei Batisto Coco

MARGHERA. Mercoledì 17 alle 21 al Marghera Village i Batisto Coco festeggeranno i loro 30 anni di attività presentando dal vivo il loro nuovo interessante album: “Bigoi in salsa”. L’orchestra, nata nel 1985, deve la sua longevità artistica alla capacità di saper sposare con ironia i ritmi latinoamericani (mambo, salsa e merengue) al dialetto veneziano. I Batisto hanno dimostrato la loro creatività producendo sinora ben 10 dischi: “Batisto Coco” (1993), “Camoma” (1996), “Nostrano Mambo” (1999), “Cucador” (2002), “Salsa ‘60” (2003), “Batistococo in concerto” (2005), “Acqua Alta” (2007), “Baroccococo” (2010), “25 anni di musica” (2011) e “Ciapai coe bombe” (2012). La loro energia dal vivo è indiscussa dopo tanti concerti in giro per l’Italia, la Svizzera la Slovenia e persino a Sharm El Sheikh.
Ora i Batisto Coco hanno deciso di rinnovare la loro formula musicale con un nuovo disco: “Bigoi in salsa”. L’album vede in formazione Massimo Bellio (voce e cori), Franco Busetto (tromba), Eddy De Fanti (timbales, chitarra, percussioni, voce e cori), Patricio Hidrobo (voce), Marco Musoni (basso e trés), Cesare Pasqualetto (tastiere), Maurizio “Icio” Pegoraro (bongò), Gianni “Pacheco” Scanu (congas) e Giorgio Schiavon (sax tenore).
Inoltre, si può ascoltare la tromba di Maurizio Scomparin, mentre il tecnico del suono è sempre Pierluigi Campalto. Con “Bigoi in salsa” i Batisto confermano la loro elegante musicalità e la loro vena brillante. Un disco ben suonato e ben cantato con testi brillanti che fanno ridere ma anche riflettere. Come nei cd precedenti colpisce la capacità dei musicisti veneziani di saper suonare con grande maestria la musica del Sud America. Insomma i Batisto sono tornati al massimo della loro forma. Con il nuovo album l’orchestra ha scelto di parlare della cucina veneziana (“Pesse”) ma anche del buon vino (“Pensier divìn”).
Non manca l’inno a “Capitan Uncino”, osteria della città lagunare molto amata dai salseri di casa nostra. Sono citati i luoghi del centro storico, come Campo San Giacomo e il Casinò. Poi, c’è l’ironia a sfondo erotico “La patata tira” e “Salsarà”. Il bravo attore ed autore di testi divertenti Giorgio Bertan è protagonista di una gag (“Camerier, vorìa”). Poi, la storica canzone veneziana “El gondolier” è stata riproposta in una fantastica versione latinoamericana accanto a “Caballo viejo”, brano venezuelano del 1980 che ha influenzato fortemente i Gipsy Kings di “Bamboléo”.
Molto interessanti anche il ritmato “Conga magnaora”, il divertente “Go son” e il melodico “El cantante”. Non manca ”No ti xe mai contento”, una canzone che parla in modo critico del nostro Bel Paese, dove i cittadini non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, mentre i politici continuano a fare promesse. Chiude in bellezza il disco “Trentani” con cui i Batisto Coco festeggiano con autoironia il loro importante traguardo.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia