Biglietti Actv più cari con l’arrivo del tram
Forza Italia all’attacco: «Aumenti del 2 per cento e 50 autobus eliminati»
Il tram atteso per il 2011 porterà ad un aumento delle tariffe del trasporto pubblico nel Comune di Venezia. Lo si legge nella delibera che oggi va al voto del Consiglio comunale, che si riunisce dalle 15 al Municipio di Mestre. E’ Actv nel piano economico-finanziario inserito nella delibera a prevedere un incremento delle tariffe, con un adeguamento di partenza del 2 per cento, in aggiunta agli incrementi ordinari dettati dalle variazioni Istat. «L’incremento sarà da applicarsi - si legge nella delibera comunale - non solo a biglietti ed abbonamenti del tram ma in generale a tutti i documenti di viaggio urbani a Venezia». Un incremento del 2 per cento può risultare di poco conto (su un biglietto da un euro si parla di 2 centesimi) ma tanto basta per scatenare oggi in Consiglio comunale l’ennesima polemica sul tram. Dopo le critiche sui cantieri, oggi in via Palazzo riflettori puntati sulla delibera che aumenta i costi del progetto di 20 milioni e sui piani economico-finanziari di Pmv e Actv e le modifiche alla convenzione allegati.
Il progetto costa di più. Dieci milioni di euro sono assicurati dallo Stato, grazie al finanziamento del Cipe. I 20 milioni di costi aggiuntivi del tram sono così ripartiti: 7 milioni di euro per assicurare lo spostamento dei sottoservizi; 2 milioni e 700 mila euro per il nuovo deposito di Marghera; 3 milioni e 700 mila euro per l’automazione del deposito di Favaro, in via Monte Celo. Ci sono poi i nuovi tronchini di sosta di emergenza in via Lazzari e a Marghera (1 milione e 400 mila euro) e i 2 milioni e 900 mila euro del sistema di fermata. Altri 750 mila euro servono per il rialzo di strade laterali e complementari. Infine nel conto ci sono 1 milione e 250 mila euro di interventi per i collegamenti pari-dispari aggiuntivi e per i cavidotti. Forza Italia annuncia battaglia. Saverio Centenaro presenterà un emendamento, con il sostegno dell’opposizione, per ottenere fondi certi per l’arredo urbano, ovvero marciapiedi nuovi. «In commissione ci è stato spiegato che non c’è un euro a disposizione, io proporrò - spiega il consigliere - di stanziare 3 milioni e 300 mila euro per l’arredo. E’ doveroso». Aumentano le tariffe. Ma è sulle tariffe in aumento che si concentrano le critiche maggiori. «Nell’allegato B della delibera, quello relativo al piano economico-finanziario stilato da Actv si dicono cose che meritano una seria analisi - continua Centenaro - si dice chiaramente che si andrà ad un aumento delle tariffe del trasporto pubblico, partendo da un adeguamento del 2 per cento, in aggiunta agli aumenti ordinari e dell’Istat.
E che questo adeguamento interessa non solo i biglietti del tram ma in generale tutto il trasporto pubblico veneziano. E qui vogliamo vederci chiaro. E poi si dice che saranno eliminati 50 autobus con l’entrata in funzione del tram ma si ridurranno anche servizi in centro storico. Perchè?». La questione tariffe emerge dalla relazione economico-finanziaria di Actv che dal 2011 gestirà per quarant’anni la tramvia, i cui costi in aumento sono ora all’esame della Corte dei Conti. Actv spiega nella delibera che «l’adeguamento tariffario sarà da applicarsi non solo a biglietti ed abbonamenti validi sul tram ma in generale a tutti i documenti di viaggio urbano». Solo grazie all’adeguamento tariffario, spiega l’azienda, i comparti lagunare ed autobus saranno in grado «di mantenere l’equilibrio economico a fronte della diminuzione dei corrispettivi unitari del Contratto di servizio», rideterminati dopo che il costo del tram a chilometro è stato fissato a 4, 245 euro e senza poter prevedere maggiori fondi da parte della Regione. Questione parcheggi. Forza italia chiederà all’assessore Mingardi di chiarire all’aula anche perchè i ricavi dei parcheggi scambiatori (300 mila euro) siano finiti tra le voci di incasso del gestore Actv. «La gestione dei parcheggi scambiatori è in mano ad Asm e su questo l’assessore non ha dato chiarimenti in commissione».
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