Bettin: «Marghera, ladri e spacciatori ecco i covi della banda»

MARGHERA. «Ecco i covi della banda di ladri e spacciatori e prepotenti che colpisce a Marghera Sud. Infami e farabutti italo-nordafricani-est europei da colpire subito». Marghera non vuole chinare la testa e cerca di reagire al degrado. Come? Passando al contrattacco, con la denuncia.
Sabato scorso aveva destato scalpore il furto con scasso al palazzetto “Dario e Federica Stefani” di Marghera messo in atto da ladri tutt’altro che timorosi visto che hanno agito con la palestra piena di gente. Azione contro cui si era scagliato il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin che aveva segnalato quell’azione delinquente frutto di una particolare situazione di degrado a Ca’ Emiliani e via Correnti dove alcuni alloggi occupati da italiani sono diventati rifugio di spacciatori e ladri che si muovono anche in due spazi abbandonati, una ex fabbrica di lampadari ed una ex scuola elementare.
La denuncia. Ieri Bettin è tornato alla carica, rendendo pubblici gli indirizzi di questi spazi, dopo le dovute denunce a Comune e forze dell’ordine. «I protagonisti oggi più attivi di queste bande fanno capo ad alcuni luoghi precisi: almeno due alloggi occupati da cittadini italiani, i cui nomi sono stati da me forniti al Comune proprietario degli alloggi affinché li cacci subito, complici dei malavitosi succitati (prevalentemente nord africani e, est europei), uno in via Correnti al civico 7, un altro in via del Lavoratore al civico 34; il bar all’angolo tra via Correnti e via Beccaria, ritrovo abituale di costoro insieme al giardino attiguo; una ex fabbrica ora chiusa, di fronte alla fermata “Emmer” del tram in via Rinascita, covo e deposito di spacciatori; l’ex scuola elementare “San Francesco” di via Cafasso che da qualche tempo, oltre ad andare progressivamente in degrado è oggetto delle attenzioni di costoro».
Progetti di recupero. Scuola, è bene ricordarlo, che l’associazione “Nino Bocolo” da più di un anno chiede al Comune di utilizzare per aprire una scuola di musica, dedicata al musicista autodidatta del vecchio villaggio di Ca’ Emiliani, dando una diversa prospettiva di vita ai ragazzini della Marghera Sud che attendono il recupero anche dell’ex Edison, istituto devastato dai vandali e oggi riportato alla vita da tante associazioni che stanno collaborando con il gruppo G124 di Renzo Piano.
Occorre agire. «Qualcosa ora sul fronte dei permessi per il riuso della scuola pare muoversi e siamo speranzosi. Sugli alloggi occupati abbiamo fatto segnalazione in Comune e contiamo in un intervento immediato di allontanamento degli occupanti. Sul resto ci sono indagini in corso da parte delle forze dell’ordine», precisa il sociologo che non è nuovo a questo tipo di azioni di pubblica denuncia.
Da assessore aveva fatto stampare manifesti contro gli spacciatori in città; negli anni tante volte ha denunciato le azioni di gruppi criminali. «Il problema di malavitosi prepotenti e spacciatori sul territorio non si esaurisce con questi casi, che sono però oggi fra i più urgenti e contro i quali occorre agire con durezza e tempestività. I protagonisti sono infami e farabutti che non si fermano di fronte a niente e a nessuno, confidando nell’impunità e nella prepotenza. Non possiamo sopportarlo», dice Bettin.
L’assessore: «Agiremo». «Ci stiamo organizzando per agire, non sottovalutiamo nulla», manda a dire l’assessore comunale alla sicurezza Giorgio D’Este.
La questione Marghera è stata già al centro di alcune riunioni con la polizia locale nei giorni scorsi.
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