Dinamiche e diversificate: ecco le imprese che trainano Sandonatese e Basso Piave. Ma manca personale
Al Centro Leonardo da Vinci di San Donà l’evento Best Performer organizzato dal Gruppo Nem
dedicato alle cento migliori realtà di un territorio che affianca multinazionali e Pmi innovative.
Il sindaco Teso: «Tra dieci giorni apriremo un Its con 20 aziende partner»

Aziende con una grande capacità di innovare, sviluppare idee e con un’importante propensione a investire. Ma anche imprenditori alle prese con la difficoltà di trovare personale. Le cento migliori realtà produttive del Sandonatese e del Basso Piave sono state protagoniste, ieri all’auditorium Leonardo da Vinci di San Donà, dell’evento Best Performer, promosso dal Gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica la Nuova di Venezia e Mestre e altri cinque quotidiani. Due ore di confronto, in cui alcune delle migliori aziende dei dieci comuni analizzati - Cavallino Treporti, Ceggia, Eraclea, Jesolo, Meolo, Fossalta, Musile, Noventa e Torre di Mosto, oltre a San Donà - si sono raccontate.

Belle storie d’impresa come quella di Venezianico, brand di orologi di San Donà nato dall’idea di due giovani fratelli che hanno avviato l’attività attraverso un crowdfunding, che ha permesso di raccogliere 800 mila dollari, e oggi produce circa 30 mila pezzi l’anno, spediti in un centinaio di Paesi.
«Il nostro è un settore particolare, in cui l’accoglienza è importante», ha raccontato Alessandro Morelli, uno dei due fratelli, «bisogna utilizzare un’ottica di medio lungo termine».
L’innovazione passa anche dall’investimento in qualità per emergere rispetto ai competitor. Come ha spiegato Dimitri Camolese, ad della Relax di Torre di Mosto, che produce cabine docce. «Il settore dell’arredo bagno sta acquisendo eleganza», ha detto Camolese, «i concorrenti sono tanti. Il nostro focus è creare cabine docce che abbiamo elementi distintivi, coniugando la funzionalità con l’estetica. Abbiamo depositato il brevetto di diversi prodotti». Anche General Membrane, azienda di Ceggia che produce membrane bituminose, ha investito in nuovi prodotti, le membrane sintetiche, da offrire alla rete di vendita. «Il nostro mercato è formato da una decina di aziende italiane, tutte acquistate da multinazionali», ha sottolineato il direttore finanziario Mattia Carrer, «la forza della nostra impresa è la diversificazione netta che esiste tra un’azienda, che è ancora padronale, rispetto a una multinazionale. Siamo vincenti sul mercato quando personalizziamo il prodotto».

Vanno mantenute le caratteristiche distintive dell’azienda. Oltre a offrire un servizio d’eccellenza al cliente. Lo ha rimarcato Manuel Pasqual, legale rappresentante di Better Life, che commercializza depuratori d’acqua per la casa. «Studiamo un prodotto di alta qualità. Ma per noi la vera differenza sta nell’erogazione del servizio», ha evidenziato Pasqual, «un sistema di filtrazione dell’acqua ha bisogno di manutenzione per non diminuire il risultato. Una volta acquisito, un cliente va seguito».
Retal Italia, che produce preforme in pet di bottiglie per il settore del beverage, ha puntato su innovazione e investimenti per aumentare la produttività: «Negli ultimi cinque anni», ha spiegato l’ad Daniela Bergamaschi, «abbiamo visto una crescita intorno al 30% di volumi e fatturato, grazie agli investimenti tecnologici, anche usando la legge Industria 4.0. Per il futuro abbiamo ancora l’ambizione di crescere. Abbiamo lavorato sull’efficienza, cercando di automatizzare alcuni processi». L’automazione può essere una risposta alla difficoltà di reperire personale, soprattutto qualificato.
Manca personale
Le aziende evidenziano la difficoltà crescente nel trovare lavoratori disposti ai turni notturni, come nei fine settimana. «È un grande problema, nessuno vuole più fare il posatore», ha confermato Enrico Barzan, ad di Heraclia Pavimenti, specializzata in fornitura e posa di piastrelle. Nel settore è necessario ricorrere sempre più a manodopera straniera, che va affiancata in un percorso di formazione. «La nostra è un’azienda a conduzione familiare, in cui i collaboratori sono parte integrante della famiglia. È grazie a loro che la nostra attività cresce», ha aggiunto Barzan.
Anche per Gianfranco Pilosio, direttore generale di Bcc Pordenonese e Monsile, uno dei problemi maggiori è la ricerca di personale. Ma una risposta alle aziende arriva dal sindaco Alberto Teso: «Tra dieci giorni apriremo un Its a San Donà, corso biennale di alta specializzazione in informatica con venti aziende partner».
Gli scenari internazionali
Si è parlato anche degli scenari internazionali, che preoccupano molti. Ma possono diventare anche una risorsa. È il caso del settore dell’energia, con la necessità di raggiungere l’indipendenza energetica. «Non abbiamo mai visto un momento perfetto come questo, gli investimenti sono incredibili», ha confermato Fabio Bagolin, direttore generale di Grid Solutions, del gruppo GE Vernova.
E poi c’’è il food, in cui opera Cattel nella distribuzione. «Abbiamo la fortuna di lavorare in uno dei quattro pilastri del made in Italy», ha spiegato Alessandro Bellese, direttore finanza e controllo, «questo è un territorio in cui il turismo è importante. Oltre alle bellezze naturali, la goduria della cucina è uno dei motivi per cui tante persone vengono qui».
Nei saluti iniziali, l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Calzavara, ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa come Best Performer, che contribuisce a mettere in luce i punti di forza di un territorio dalle grandi potenzialità, mentre Loris Paolo Rambaldini, presidente della Bcc Pordenonese e Monsile, partner di Nem nell’iniziativa, ha ricordato la capacità dell’istituto di andare controcorrente, mantenendo la sua rete di sportelli sul territorio per stare vicino alle famiglie e alle imprese. —
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