Benedizione negata al defunto, scoppia la lite

I familiari: «Parroco senza tatto». Don Trevisiol: «La data decisa senza consultarmi»

CHIRIGNAGO. Pensare a un avvicinamento tra le due parti sarebbe bello, visto che di mezzo c'è un uomo morto a nemmeno 50 anni e una benedizione. Al momento, però, don Roberto Trevisiol, parroco di San Giorgio a Chirignago, e Cristiano Penna, fratello del defunto, restano lontani. Motivo? L'impossibilità espressa dal sacerdote di poter benedire le ceneri di Luca Menin (fratello di Cristiano) oggi, quando le stesse verranno poste nella stesa tomba della madre, che si trova nel cimitero di Chirignago. La storia inizia martedì, il giorno successivo alle esequie di Menin, morto a 49 anni. Dopo i funerali celebrati a Venezia, martedì Menin viene cremato. L'intenzione è quella di mettere le sue ceneri nella tomba dovegià si trova la madre nel cimitero di Chirignago. Attorno alle 6 di sera Cristiano Penna si presenta in canonica e incontra don Roberto. Gli fa presente che oggi, alle 10.30, avverrà la cerimonia del posizionamento dell'urna con le ceneri del fratello Luca nella tomba dove già riposa la madre dei due e richiede che il parroco dia la sua benedizione. «Davanti alla mia richiesta» racconta Stefano «don Roberto ha risposto senza tatto, dicendo che faceva quel tipo di servizio dalle 8 alle 9 di mattina e che non poteva farci nulla. Sinceramente sono sconvolto da una risposta di questo tipo, formulata in puro stile burocratico». Penna ha raccontato l'intera vicenda sulla sua pagina di Facebook, ricevendo la solidarietà e il calore di tante persone. Dall'altra parte, però, c'è la versione di don Roberto, che difende il suo operato. «La mia risposta tiene conto di molti fattori, su tutti quello che curo una comunità di 8.000 fedeli» dice il sacerdote, «i miei impegni sono fissati con scrupolo per venire incontro a tutti. Confermo, il signor Stefano è venuto da me. Ma non mi sono limitato a dire no, ho proposto un'alternativa, ad esempio al giorno successivo. Il problema è che prima di organizzare una cerimonia di questo genere bisogna parlare con il sacerdote e non calare date e orari dall'alto. E non si dica che ho dato quella risposta perché di mezzo c'è una cremazione».

Maurizio Toso

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