Basaldella, memoria storica della Giudecca
E’ la memoria storica della Giudecca e delle tradizioni storiche e letterarie dell’isola. Autore di libri di discreto successo «fatti in casa», utilizzando l’enorme mole di materiale accumulato in gioventù. Francesco Basaldella, classe 1929, è un ex commerciante che ha dedicato la sua vita agli studi della sua terra. Celebre il suo libro più importante, «Spinalonga», pubblicato nel 1990. Cinquecento pagine e centinaia di fotografie della Giudecca «com’era».
Adesso Basaldella, a 83 anni compiuti, ha un altro sogno: pubblicare un nuovo volume sulla storia industriale della Giudecca. Nell’Ottocento la vecchia Spinalonga era diventata l’area industriale di Venezia, prima che Volpi, Cini e Gaggia si inventassero Marghera. Stucky, Dreher, Junghans, Scalera, Fortuny sono solo alcuni dei nomi diventati famosi nell’industria veneziana. «Una vita scandita dai ritmi degli operai e dalle sirene di inizio e fine del lavoro», ricorda Basaldella. Che ha raccolto oltre mille fotografie, in gran parte inedite, della Giudecca di fine Ottocento-primi del secolo. «Industrie e lavoro a Venezia: fabbriche, cantieri e altre attività alla Giudecca», il titolo, con 639 pagine di testo già scritto. Un lavoro pronto, che però stavolta non sarà pubblicato come nei casi precedenti dall’editore Filippi. «Mi rendo conto che c’è un costo molto pesante», dice Basaldella. Lo studioso dell’isola lancia un appello alle istituzioni e alle case editrici veneziane. «Spero di trovare qualcuno disposto a pubblicare questa mia fatica. Non ho alcun fine di lucro, l’ho dimostrato con i miei volumi precedenti dove gli incassi delle vendite non hanno nemmeno coperto le spese. Voglio lasciare questo mio lavoro alla città».
Lavoro prezioso, in alcuni casi unico riferimento storico alle attività industriali dell’isola. «Mi auguro», dice Basaldella, «che qualcuno mi risponda».
Numerosi i volumi pubblicati da Basaldella negli ultimi trent’anni, tutti autoprodotti. La maggior parte riguardano la storia dell’isola. Il monumentale «Spinalonga», «Judaica» dedicato alle iscrizioni dell’isola. E ancora «La Giudecca di Vervloet», cento immagini di un’isola», «Quando a Venezia il Ghetto veniva chiamato Giudecca». E infine, la storia dei Templari e la Giudecca di Ruskin. Una vita dedicata alla storia e alle curiosità dell’isola.
Alberto Vitucci
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