Barman ucciso da congestione

 Una leggerezza fatale, che gli è costata la vita. L'acqua della piscina era molto fredda, la colonnina di mercurio segnava appena 17 gradi. De Vito aveva appena finito di mangiare ed è bastato l'impatto freddo con l'acqua per procurargli un malore improvviso. I colleghi di lavoro che avevano assistito al tuffo, non vedendolo ritornare in superficie lo hanno subito soccorso. Si sono gettati in acqua ed hanno cercato di portarlo a bordo piscina. Hanno chiamato il 118, ma ormai l'uomo aveva perso conoscenza ed aveva ingerito una notevole quantità d'acqua. Una volta sul posto i sanitari hanno cercato di praticargli alcune tecniche di rianimazione ma il suo stato di salute non accennava a miglioramenti. Quando è stato caricato in ambulanza non rispondeva più alle sollecitazioni dei soccorritori. Da qui è partita la corsa disperata al pronto soccorso di Portogruaro dove l'uomo è stato soccorso in tutti i modi. Ma è stato tutto inutile. Di lì a pochi minuti, De Vito non ce l'ha fatta. Un dramma che ha lasciato sconvolti tutti i colleghi che assieme a lui avevano condiviso la serata di lavoro.  Il barista di Sacile era molto conosciuto nella zona di corso Europa dove lavorava da diverso tempo. Era un personaggio solare, pieno di vita, l'anima allegra del locale. Dopo domani avrebbe compiuto 39 anni ed aveva già organizzato un momento di festa per l'occasione. Del resto, era un tipo che amava stare in compagnia e spesso organizzava dei momenti di festa come lunedì sera quando decide assieme ad alcuni colleghi di fermarsi a mangiare qualcosa dopo il lavoro. Dopo la cena notturna, De Vito decide di farsi un tuffo, nonostante l'acqua fredda e la digestione in corso. Un'imprudenza che gli è costata la vita. La salma è a disposizione dei familiari all'obitorio di Portogruaro.