Barche elettriche in laguna entro il 2030
Motori elettrici in tutta la laguna entro il 2030. Perché per la sicurezza della navigazione non basta riorganizzare il traffico acqueo e mettere nuove regole, ma bisogna ammodernare un parco barche che in qualche caso risale agli anni Settanta. Ne sono convinti i tecnici del progetto Elettrosmartboats, aziende e Università coordinate dal Corila, che hanno presentato al ministero la richiesta di finanziamenti europei per realizzare l’idea. Venezia città «smart» propio nel settore in cui è stata per secoli all’avanguardia, quello della costruzione navale.
Che c’entra il motore elettrico con la sicurezza della navigazione? Non è soltanto questione di motori non inquinanti che producono meno fumi e meno rumori. Ma di maggiore governabilità delle imbarcazioni, vaporetti compresi. All’acqua, sostengono i tecnici del settore, non si sono applicate le grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni. I vaporetti introdotti in Canal Grande alla fine dell’Ottiocento sono più o meno gli stessi. Mentre sarebbe necessario, come hanno proposto in questi giorni anche i gondolieri, introdurre modifiche e motori laterali in grado di fermare l’imbarcazione con centinaia di persone a bordo evitando gli scarrocciamenti delle eliche.
Altra innovazione quella degli attracchi con supporti magnetici. Come già succede oggi negli approdi fluviali, la barca – il vaporetto in questo caso – può stare attraccato senza utilizzare corde o marce avanti innestate, pericolose per le scie che producono.
Un grande progetto a cui stanno lavorando le maggiori aziende veneziane, Actv, Veritas, Alilaguna, cantieri Faldis e Studioplast, Vento di Venezia, Enel e Simav, Cnr e Università di Venezia e Padova con il coordinasmento del Corila.
Il bando del Ministero per la Ricerca ha visto il gruppo di imprese veneziane classificarsi al primo posto, davanti ad altre aziende nazionali come la Selex del gruppo Finmeccaninca che produce armi e a un grupopo fiorentino che produce sottomarini. Nei prossimi giorni il ministero della Ricerca scientifica (Miur) dovrebbe pubblicare la valutazione finale.(a.v.)
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