Barche abbandonate container e rifiuti: discarica a Punta Poli

CHIOGGIA
Montagne di plastica, tavoli, container, boe e persino barche dismesse. Lo scenario indecente riguarda l’area di Punta Poli tra il mercato ittico all’ingrosso e la parte residenziale. L’amministrazione comunale promette un intervento importante di pulizia del terreno, ma precisa anche che tutte le bonifiche rimarranno inutili senza un normale senso civico dei cittadini.
Per rendersi conto del degrado basta fare qualche passo nel quartiere dietro il mercato. Abbandonati sull’erba si vedono due container, tavoli in plastica, sacchi pieni di rifiuti, assi di legno, nylon, corde, contenitori, carrelli per il traino e persino piccole imbarcazioni. Vere e proprie discariche a cielo aperto che deturpano una zona centralissima di Chioggia.
«Il Servizio ambiente nelle scorse settimane ha già effettuato un sopralluogo», spiega il vicesindaco Marco Veronese che si occupa della delega all’Ambiente, «e aveva rilevato la presenza di un accumulo di rifiuti incontrollato di varia natura, tra cui due container e un deposito di imbarcazioni abbandonate. È opportuno procedere alla bonifica dell’area con una pulizia doverosa, ma che sarà del tutto inutile senza un moto d’orgoglio dei cittadini e di chi frequenta l’area. Le istituzioni non possono sostituirsi ai singoli cittadini e al senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere nel mantenere pulito e decoroso un angolo da valorizzare. Sulla banchina di Punta Poli siamo pronti a partire con il punto di sbarco dei molluschi, ma pensiamo anche ad un’area verde per i residenti per realizzare un piano di valorizzazione urbanistica più ampio di quell’area».
A breve arriveranno anche controlli più frequenti della zona. «Con il prossimo avvio dell’attività del punto di sbarco dei molluschi», spiega l’assessore alla pesca Daniele Stecco, «vi sarà certamente un controllo più costante da parte degli operatori di Sst, a cui abbiamo affidato la gestione del punto, che potranno segnalare tempestivamente ogni attività illecita, disincentivando lo scarico dei rifiuti. È vero che non basterà da solo, ma sarà un primo passo per superare l’indifferenza nei confronti del bene comune mettendo in atto comportamenti incivili che danneggiano tutti». —
Elisabetta B. Anzoletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia