Barbiero temeva di perdere la casaLa resa dopo una notte di ansia

La promessa di poter raggiungere la banca per ritirare la pensione è servita a far desistere Paolo Barbiero, l'agricoltore di 73 anni che per 22 ore è rimasto asserragliato con un fucile nella sua casa di Briana di Noale
NOALE. La promessa di poter raggiungere la banca per ritirare la pensione è servita a far desistere Paolo Barbiero, l'agricoltore di 73 anni che per 22 ore è rimasto asserragliato con un fucile nella sua casa di Briana di Noale.


L'uomo questa mattina pochi minuti dopo le 7 si è consegnato spontaneamente ai

carabinieri, e poco prima aveva gettato fuori dall'abitazione l'arma da caccia, privata delle cartucce, con la quale aveva minacciato in precedenza di colpire gli stessi militari.


Barbiero è stato denunciato per minaccia aggravata e procurato allarme ed è attualmente sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio presso l'ospedale di Dolo, dove è stato portato in ambulanza subito dopo la resa.


All'origine del gesto, secondo quanto accertato dai carabinieri, supportati durante le fasi della lunga trattativa da una squadra dei Gis di Livorno arrivati in elicottero nel pomeriggio di ieri, la paura dell'agricoltore di vedersi sottrarre la terra e la casa.


Già nei giorni scorsi l'uomo, conosciuto peraltro in paese come persona tranquilla, aveva manifestato qualche segno di squilibrio mentale, arrivando ad aggredire un autotrasportatore che a suo dire gli avrebbe consegnato una partita di legna da

ardere di peso inferiore a quello pattuito.


Dopo l'episodio Barbiero si era recato nello studio di un legale di Noale, sostenendo di essere vittima di un raggiro. Il professionista, resosi conto delle sue condizioni psichiche, gli aveva consigliato di ripresentarsi dopo qualche giorno accompagnato da

un familiare.

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