Bar in container: «Senza contratto da 4 anni»

Da sei anni due famiglie che gestiscono il bar di Piazzale Favretti, dove si trova il terminal degli autobus Atvo, lavora dentro un container con grandi disagi, e la fine del tunnel sembra sempre lontana. Il bar confina con l’area occupata dal cantiere del sottopasso del tram. Molti i problemi: da un contratto ancora da rinnovare con la società Sistemi Urbani di Trenitalia, alle multe dei vigili urbani per conto del Comune. Di mezzo, la diminuzione di incassi e la voglia di far valere i propri diritti, mentre proseguono i lavori per fare del piazzale il capolinea dei bus sopra la sottostazione del tram. «Siamo sfiniti da questa situazione», sostiene Nadia Marchetto che gestisce il piccolo bar. «Fino a sei anni fa eravamo all’interno di un edificio di Trenitalia che conteneva anche la biglietteria Atvo. Poi c’è stato lo spostamento per abbattere la struttura e rifare tutto nel contesto dei lavori del tram. Noi siamo finiti dentro un container, ma come si può immaginare non è facile lavorarci con un bar, al contrario di quel che può essere una biglietteria. Abbiamo avuto molti problemi con le tubature in inverno, che si ghiacciavano, e non riuscivi a fare i caffè, perdendo così clientela. Poi in estate ti ritrovi a lavorare con 40 gradi, e tutto è più difficile. Se ci si mettono anche le multe dei vigili perché non puoi rispettare determinati accorgimenti, è facile arrabbiarsi». Il contratto con la società di Trenitalia è scaduto da quattro anni, ma al momento non si sa che ne sarà. «Abbiamo chiesto a tutti, compresi Grandi Stazioni, di darci una risposta, ma a oggi non sappiamo nulla», aggiunge la signora Marchetto. «Non capiamo perché non si riesce a rinnovare il contratto con la società, cosa che ci permetterebbe forse di non prendere sanzioni dal Comune, visto che non è colpa nostra se siamo finiti in un container. Cerchiamo solo di fare il nostro lavoro al meglio, ma qualcuno deve pur venirci incontro vista la situazione di grande precarietà. E finché non saranno finiti i lavori del tram, rischiamo di restare relegati in quel container». Interpellata sulla vicenda ( ma ieri non c’erano i tecnici in grado di spiegare la situazione) si attende ora una risposta da parte di Sistemi Urbani.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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