Bando Periferie pronto Ecco tutti i progetti verso l’approvazione
Bando Periferie, allungo finale per il sindaco Andrea Cereser e il Comune di San Donà. La legge di Bilancio non dovrebbe riservare sorprese e venerdì ci sarà l’approvazione definitiva del piano strategico della Città Metropolitana ad essa collegato per l’approvazione dei bandi. Dopo questa data, per di San Donà saranno disponibili i fondi nazionali: 1 milione e 800 mila euro per il Comune, 1 milione e 100 mila per Rfi, 2 milioni per Atvo. Quasi 5 milioni per San Donà in grado di svilupparne altrettanti se non di più come volano per altri investimenti privati nell’area.
Nel Bando Periferie è scritto il futuro di questa giunta e di un territorio che non sviluppa grandi investimenti ormai da anni. Così nascerà la Porta Nord di San Donà, concetto ancora scritto nei progetti che trae origine ancora ai tempi della giunta di Francesca Zaccariotto. Il Comune realizzerà la Cantina dei Talenti, incubatore di impresa per i giovani con nuove idee e progetti ad esempio nelle Start-up, ma anche la nuova area fieristica dopo la cessione dei terreni alla Confrutta.
Infatti, nel 2019, la fiera campionaria non si potrà svolgere nell’area di via Pralungo in attesa delle nuove future strutture che richiederanno almeno un paio d’anni per essere realizzate.
A gennaio 2019 Atvo è pronta per la prima pietra della nuova autostazione in questa zona, in attesa che Rfi faccia però il primo passo per la nuova stazione dei treni con la metropolitana di superficie. È solo una questione di settimane ormai. Sarà il polo intermodale fondamentale per i trasporti nel Basso Piave e litorale. Da qui a 5 anni, con altri investimenti immobiliari e commerciali pronti a partire, la Porta Nord si spalancherà definitivamente sulla città con le sue potenzialità, ma anche tante incognite.
«Siamo in dirittura di arrivo», dice il sindaco Cereser, ancora prudente, «venerdì conosceremo il nostro destino e siamo tutti con gli occhi puntati a Roma per avere certezza sull’approvazione della legge di Bilancio. Se non ci saranno “manine” che tolgono qualcosa a Roma, non dovrebbero esserci ostacoli e giungeremo al piano strategico metropolitano in discesa».
Nel prossimo lustro San Donà potrebbe cambiare marcia nella direzione di uno sviluppo commerciale e urbanistico di forte impatto per il territorio che ha fame di posti di lavoro e nuovo sviluppo imprenditoriale. Oggi, la zona industriale di via Kennedy e quella ai confini con Noventa sono le due realtà produttive principali. Il centro della città, però, continua ad aver paura anche di questi progetti futuri che potrebbero spostare il baricentro ancora una volta da un’altra parte, dopo l’esperienza di centri commerciali e outley, finendo per impoverire il piccolo commercio della città che oggi sta soffrendo. —
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