Banditi con i fucili in sala scommesse

Fucili in pugno, sono entrati nella agenzia scommesse “Sisal Match Point” di piazzale Foscari a Marghera, cinque minuti prima della chiusura, fissata per le 23. E la Città Giardino sabato sera è tornata a vivere attimi di terrore. Sono le 22.55 quando due banditi, con i volti nascosti da passamontagna, e armati di fucili, fanno irruzione nella sala scommesse di piazzale Foscari. Piazza Mercato è a poche centinaia di metri di distanza: qui nel marzo del 2013, davanti ad una sala giochi, in una sparatoria fu ucciso un cittadino macedone e un altro venne ferito. Sabato sera, ancora paura. Sotto la minaccia di fucili, i banditi sono entrati nell’agenzia di scommesse all’angolo con via Zambelli, e si sono fatti consegnare dalle due addette di sala, l’incasso della serata. E poi sono fuggiti, con un bottino di 17 mila euro, dileguandosi a piedi per le viene adiacenti. A quanto pare, i due banditi avrebbero, una volta in strada, esploso in aria un colpo di arma da fuoco, a scopo intimidatorio, forse per assicurarsi una fuga senza inseguitori. Ma nessun bossolo è stato rinvenuto in piazzale Foscari. I testimoni hanno anche fornito una indicazione utile: i due malviventi parlavano un perfetto italiano, senza alcuna inflessione dialettale. I carabinieri della Compagnia di Mestre indagano per cercare di individuare gli autori del colpo, aiutandosi anche con le riprese delle telecamere della zona. Nell’agenzia Sisal, sabato sera, oltre alle due commesse che si stavano preparando a chiudere, erano presenti anche quattro clienti intenti nelle ultime scommesse. Addette e clienti non ha riportato alcuna ferita, nessuno si è fatto male ma la paura è stata tanta davanti ai fucili dei banditi. Il giorno dopo, con le indagini in corso, la preoccupazione è tanta: il ritorno alle rapine, l’uso di armi lunghe, sono temi che finiscono all’attenzione oggi del prefetto Cuttaia che ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si occupa di Mestre e Marghera. Richieste di maggiore sicurezza arrivano da tutta la terraferma alle prese con microcriminalità, furti e rapine in ripresa, spaccio e degrado. Marghera non si salva, purtroppo, e la rapina di sabato sera preoccupa. Ieri, vicino la sede Sisal, regolarmente aperta, non si parlava d’altro. In silenzio è rimasto il titolare del centro scommesse che preferisce concentrarsi sul lavoro. La sala è piena di gente, pochi commentano. Fuori un gruppo di extracomunitari, a bassa voce, dice: «Troveranno il modo di dare la colpa a noi stranieri anche di questo, come ormai di tutto qua in quartiere». «Non ci siamo accorti di niente, lo abbiamo saputo solo oggi», raccontano due anziani coniugi che abitano a pochi metri di distanza e vivono in zona da cinquant’anni. «Sapevano come e dove andare a colpire. Questa è gente che ci sa fare e non viene certo a rubare in casa di poveretti come noi». Parla anche una giovane coppia, con un figlio: «Non siamo tranquilli. La zona è scarsamente illuminata e di sera non ci sentiamo sicuri ad uscire per una passeggiata con figlio e cane. Un colpo del genere era prevedibile». Il consigliere comunale Simone Venturini, che era già intervenuto mesi fa con una interrogazione contro il proliferare di sale gioco, ora avvisa: «Marghera non deve essere lasciata in balia di simili situazioni. Sarebbe gradito un maggiore controllo per garantire la dovuta sicurezza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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