Band neofasciste, l’Anpi accusa

Portogruaro. Il concerto previsto sabato di “Bellator” e “Wild Alley” fa scoppiare la polemica

PORTOGRUARO. Scende in campo pure la Digos di Venezia per il concerto di sabato prossimo alle 21 di due band con simpatie neofasciste. Divampano le polemiche, e non solo quelle, per la prevista esibizione al Re di Denari, in borgo San Gottardo, di Bellator e i Wild Alley, gruppi rock metal entrambi con sede a Pordenone. Un messaggio apparso sul profilo facebook dell’Anpi di Portogruaro ha innescato un duro battibecco virtuale tra i simpatizzanti dei due gruppi musicali e persone legate alla sinistra portogruarese. Il presidente dell’Anpi locale Grazia Liverani, non vuole commentare la presenza dei due gruppi, e soprattutto non sa chi gestisce il profilo Facebook della pagina Anpi sezione Dino Moro di Portogruaro. Dal canto suo Giulia Giuseppin la titolare del bar Re di Denari annuncia querela, sentendosi diffamata per il fatto che il post dell’Anpi definisca il locale un “covo di propaganda nazifascista” invitando tutti al boicottaggio. Il compagno di Giulia sarà ascoltato oggi dalla Digos veneziana. Il rischio concreto è l’annullamento del concerto.

Il post dell’Anpi ha scatenato il finimondo. Il problema è che i vertici della sezione locale portogruarese non sanno chi lo gestisce. Proprio così. La presidente Grazia Liverani è all’oscuro. «Non so chi scriva queste cose. A ogni modo su questo argomento», ha detto, «io non voglio dire nulla». Ieri sul portale della sezione Dino Moro compariva in home page solo uno scritto risalente a ottobre. Il profilo facebook dell’Anpi ha scritto. «Le due band che si esibiranno, nelle rispettive pagine Facebook, dichiarano senza pudore che vogliono “risvegliare la Mortogruaro borghese”. L’Anpi di Portogruaro è estremamente preoccupata per il dilagante rigurgito fascista oramai insinuato nel tessuto sociale della città, e che cerca di far breccia soprattutto nelle nuove generazioni, molto spesso digiune di storia e facili ad accogliere slogan forti e violenti. Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nei valori della resistenza e della democrazia a boicottare questo covo di propaganda nazi-fascista. Non permettiamo che Portogruaro diventi cieca e assuefatta a questi pericolosi movimenti che attentano ai diritti, all’uguaglianza e alla libertà».

È durissima, verso il profilo Anpi, la risposta di Giulia Giuseppin, titolare dell’osteria Re di Denari. «Entrambe le band non suoneranno brani di politica», ha riferito, «noi abbiamo un nome e una reputazione, ospitiamo band che hanno successo a livello internazionale. Nessuno deve permettersi di scrivere che siamo un covo. L’invito al boicottaggio ci ha amareggiato e offesi. Il mio locale è apolitico. Non escludo azioni legali. Io lavoro in modo onesto e non ledo i sentimenti di alcuno. Ho invitato i vertici dell’Anpi nel mio locale a chiarire la loro posizione, ma finora non sono passati».

I Bellator di Pordenone, che suonano per altro in modo apprezzabile, riferiscono “Contro questa società corrotta da falsi ideali in cui l’antifascismo è genetico noi siamo fascisti. Siamo fascisti che suonano Trash metal”. I Wild Alley, invece, hanno replicato al profilo Anpi di Portogruaro con una virtuale “pernacchia”. Insieme hanno realizzato il brano “Risorgi, combatti e vinci”.

Rosario Padovano

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