Bancarella dei bambini: genitori contro le vigilesse

Bibione. «Si sono avvicinate chiedendo se avessero i permessi e i nostri figli si sono messi a piangere». La replica: «Non è vero, li hanno lasciati in pace»

BIBIONE. Si è scatenato il putiferio sui social network a seguito di un episodio avvenuto sabato sera nell'isola pedonale di via delle Costellazioni, dove un gruppo formato da 4 bambini di 7 anni aveva organizzato il gioco della bancarella per vendere alcuni oggetti. A loro si sono avvicinate due vigilesse. Qui le versioni contrastano: i genitori dei piccoli, negozianti di Bibione, sostengono che le due agenti si siano rivolte direttamente ai bambini chiedendo se avessero il permesso per vendere, scatenando la reazione dei bambini, che si sono messi a piangere, e dei genitori, che non hanno gradito l'episodio. Diversa la versione del comandante della polizia locale, il dirigente Andrea Gallo, secondo cui le vigilesse hanno chiesto cosa stesse accadendo di fronte a quella bancarella, andandosene poco dopo e lasciando ai bambini la possibilità di giocare in quel modo.

All'episodio avrebbero assistito numerose persone. La reazione dei bibionesi sul profilo facebook “Sei di Bibione se” è stata condita da ironia verso i vigili, di disappunto e di condanna del loro operato. L'amministrazione invece li difende. A lanciare la polemica è stato un negoziante, nato e residente a Bibione: «I bambini, tra cui mio figlio, stavano facendo soltanto un gioco innocente, di fronte ai nostri negozi. Avevano preparato i prodotti da vendere per gioco, come le treccine “scubidù”, degli adesivi e un pupazzo. Non sono mica abusivi, ma sono stati trattati alla stregua dei numerosi personaggi che ci fanno sleale concorrenza. Le due vigilesse si sono rivolte direttamente ai bambini, chiedendo se avessero il permesso per vendere. I bambini sono rimasti traumatizzati. C'è chi si è messo a piangere e chi invece non ha dormito per tutta la notte. Anche i carabinieri hanno assistito alla discussione tra noi genitori e le vigilesse, rimanendo allibiti. Non devono trattare così i nostri figli».

Getta acqua sul fuoco il comandante Andrea Gallo: «Quello di via Costellazioni è un “non-caso”: le vigilesse hanno notato questo banchettino e hanno solo chiesto cosa stesse succedendo, perchè i prodotti erano simili a quelli proposti dai venditori abusivi. Le agenti a quel punto se ne sono andate, non c'è stata alcuna discussione. Hanno capito e hanno lasciato fare, continuando a svolgere servizio di contrasto verso il commercio abusivo».

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