Banca Ifis, ultimo ok nuovo quartier generale lungo il Terraglio

MESTRE. Ora manca solo l’ultimo passaggio, il via libera finale del consiglio comunale, e poi il rilascio del permesso a costruire.

Banca Ifis amplia l’attuale sede sul Terraglio. Il progetto ha avuto un percorso presso lo sportello Suap con una cariante al Piano degli Interventi del compendio da zona Vp – Verde privato a D4 – Zone per attrezzature economiche varie.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio (di circa 5.000 metri quadri) con nuovi parcheggi e si colloca nella part a nord del parco prospicente via Gatta in un’area senza vincoli della Soprintendenza che copre una superficie di 18 mila metri quadri. L’edificio principale sarà, spiegano dagli uffici dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, avrà una pianta a forma di arco in virtù del perimetro curvo sul lato di via Gatta e rettilineo verso il canale Bazzera. La struttura copre circa 1.750 metri quadri e si sviluppa su tre piani fuori terra. «L’operazione consente di incrementare il numero di operatori di circa 150-180 unità oltre alle 200 già operanti nell’Istituto bancario», dice l’assessore De Martin.

L’iter amministrativo è stato lungo e complesso. Nell’agosto 2017 l’istanza della banca è stata ammessa alla procedura Suap con una delibera di giunta. Nel febbraio 2018 la società Banca Ifis ha presentato domanda di Sportello Unico per l’attuazione dell’intervento in oggetto e relativa modifica di zona attraverso una Variante al Piano degli Interventi. Nel marzo seguente si è svolta, con esito positivo, la conferenza di servizi e il progetto è stato poi pubblicato nel mese di agosto senza alcuna osservazione. Successivamente il piano è passato a verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica e nel dicembre 2018 la commissione regionale ha ritenuto non dovesse essere sottoposto a Vas. Pochi giorni fa, e siamo a febbraio 2019, è arrivato in Comune il parere favorevole del Genio Civile (Direzione operativa – Regione Veneto) sulla compatibilità idraulica della Variante al Piano degli Interventi.

Ora quindi il progetto torna in consiglio comunale per l’ok finale e il rilascio del permesso per avviare i cantieri. 


 

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