«Azzurra», l’ultimo operatore che copre la tratta di Jesolo

JESOLO. E’ lo storico traghettatore dei turisti jesolani a Venezia. Sulla plancia di comando della sua imbarcazione “Azzurra”, Renzo Marcon si chiede adesso cosa ne sarà del suo lavoro che già sta soffrendo per la concorrenza con Actv e Atvo e le nuove abitudini dei turisti, sempre meno propensi a spostarsi durante la loro vacanza. Una gita a Venezia era d’obbligo 15 o 20 anni fa, ma oggi è un plus cui si può anche rinunciare nella vacanza. Piace ancora a qualche turista dell’Est, magari pieno di rubli da cambiare e spendere. Una tassa di sbarco a Venezia comporterà ulteriori costi da aggiungere nel biglietto, difficoltà burocratiche, personale. Al porto di Jesolo, da dove salpa la motonave Azzurra, ultima a svolgere qui il servizio, le acque sono già agitate in vista della prossima stagione. Sulla costa veneziana si calcolano un migliaio di turisti nei giorni di punta che possono salire a bordi dei vari lancioni e motonavi a disposizione. Ci sono anche la “Moby Dick” a Cortellazzo, la motonave “Caorle” che salpa dalla cittadina balneare di Caorle appunto. E quelle di Punta Sabbioni, una ventina molto più vicine alla laguna. «Con 25 euro portiamo i turisti a Venezia, compreso il pullman che li va a prendere in albergo», spiega Marcon, «in stagione arriveremo a portarne un centinaio al giorno. Ma sono sempre di meno. La concorrenza con Actv a Punta Sabbioni, quindi Atvo che porta i turisti in pullman è forte, ma loro hanno sovvenzioni pubbliche, il biglietto costa circa 19 euro. Noi privati dobbiamo arrangiarci e affrontare mille difficoltà e blocchi». «Mi chiedo se diventeremo esattori per il Comune» conclude Marcon, «se dovremo assumere altro personale per questa funzione». —
Giovanni Cagnassi
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia