Autostrada del mare torna la variante alla statale Triestina
JESOLO. Autostrada del mare, questa sconosciuta. La strada veloce di collegamento tra il casello di Meolo e il litorale jesolano sembra chiusa in un cassetto della Regione, dopo anni di polemiche e inchieste. E sul dibattito in corso si scontrano leghisti e “tosiani”, i due gruppi sorti dopo la famosa scissione che sul litorale era stata devastante.
Intanto, il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, chiede di portare a termine il progetto, come ha fatto anche il consigliere regionale leghista, ed ex sindaco, Francesco Calzavara. Altri sindaci, come quello di San Donà, Andrea Cereser, hanno parlato di opera superata, sulla stessa linea del consigliere regionale Francesca Zottis, visto il futuro sovrappasso alla zona commerciale di San Donà collegato al nuovo ponte e la viabilità verso il litorale, quindi una Treviso Mare che basterebbe solo sistemare. Il 14 marzo scorso “Fare Jesolo”, con Maurizio Malizia e l’onorevole Emanuele Prataviera, aveva organizzato una tavola rotonda sull’argomento e si appresta a organizzarne adesso una seconda. «Era stato invitato anche il consigliere regionale Francesco Calzavara», ricorda Malizia, «che però non aveva avuto il “benestare” dal conclave leghista. Forse proprio la sua assenza non gli ha permesso di sapere che i lavori hanno portato a una condivisione di intenti tra i rappresentanti del territorio delle varie forze politiche: sollecitare la Regione a decidere se la finanza di progetto dell’autostrada del mare fosse sostenibile, cosa che, secondo ambienti regionali, pare non sia fattibile. Ma soprattutto è stato riproposto quello che era stato il progetto originario, della variante alla SS14 di collegamento tra la rotonda Chiesanuova e la rotonda ora “Tosano”, ex Bennet. Sono sette chilometri che aprirebbero un terzo corridoio di entrata-uscita da Jesolo, verso il casello autostradale di Noventa. Progetto che consta del completamento del sovrappasso sulla rotonda del centro commerciale “Piave” e dovrebbe essere completato entro il 2018».
All’origine prevedeva il completamento fino a Jesolo, poi inspiegabilmente abbandonato. «Sarebbe la soluzione più veloce», conclude Malizia, «Anas e governo potrebbero trovare i 20 milioni che servirebbero per completare l’opera con i lavori di mitigazione». (g.ca.)
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