Arriva la palestra popolare alla Giudecca. L’antifascismo si trasmette tramite lo sport
Oltre agli spazi per kickboxing femminile e yoga, l’associazione Zenobia ha predisposto una zona per le attività culturali con l’angolo lettura per i bimbi

Trasformare un locale sfitto, alla Giudecca in campo Junghans, in un punto di riferimento per la comunità, dove sport e cultura s’incontrano grazie all’associazione Zenobia, costituita da pochissimo da un gruppo di giovani under 30. I locali, di proprietà di un privato che li ha concessi in affitto, ospiteranno da una parte una palestra popolare e, dall’altra, uno spazio per le attività culturali, dalle presentazioni di libri a momenti di convivialità e studio, con un piccolo angolo lettura per grandi e piccoli, curato dalla libreria Heimat di Marghera.

«Un’idea che nasce dalla volontà di riappropriarsi degli spazi, ma soprattutto di offrirli ai residenti che restano» spiega Giulia Cacopardo, presidente dell’associazione, che ammette come le difficoltà non siano mancate nel concretizzare quel sogno di un gruppo di giovani in una realtà che verrà inaugurata venerdì 22 marzo, alle 16. «Abbiamo deciso di mettere in pratica la nostra idea, non con pochi ostacoli visto che a Venezia per fare qualsiasi cosa ti vengono messi i bastoni fra le ruote, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, anche grazie all’aiuto della comunità, che è stata parte attiva nell’aiutarci a predisporre i locali» aggiunge. I vicini non hanno aiutato solo nell’assemblare mobili e verniciare pareti, da una di loro è arrivata anche la donazione di un pianoforte.
Accanto agli spazi per le attività culturali, la palestra popolare. La prima, per essere precisi, a Venezia. Una struttura che si contraddistingue dai luoghi tradizionali dove praticare attività sportiva soprattutto perché è svincolata dalle logiche di mercato e del moderno fitness dedito al culto dell'immagine. In quest’ottica, nella palestra popolare lo sport viene visto come un mezzo per trasmettere valori antifascisti, antirazzisti e anticapitalisti. E, ovviamente, i prezzi “popolari” permettono l'accesso anche alle fasce economicamente più svantaggiate, in modo che la pratica sportiva non sia elitaria, ma alla portata di tutti.

Tra le attività che verrano proposte, gli sport da combattimento, dalla boxe al kickboxing femminile, «con l’obiettivo di dare alle ragazze uno spazio sicuro, in cui possano sentirsi a loro agio nel fare attività fisica e in cui possano imparare anche l’autodifesa» spiega Cacopardo. Le proposte non finiscono qui, sono in programma anche corsi di yoga e meditazione per tutte le età e l’offerta aumenterà con il tempo. A tenere le lezioni saranno istruttori e istruttrici esperte, dal momento in cui la palestra popolare è affiliata all’Unione Italiana Sport per Tutti (Uisp), l’associazione nazionale che promuove lo sport inclusivo.
«Le palestre popolari stanno funzionando molto bene, la speranza è che anche quella della Giudecca possa avere successo» si augura la presidente di Zenobia. Come mai proprio sull’isola a sud del centro storico? «Perché è uno dei pochi luoghi ancora dei residenti, non fagocitato dal turismo. Serve partire da qui».
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