Fermato subito dopo il furto in casa: il ladro è un ex della mala del Brenta

Moreno Monetti, 67enne di Camponogara, è stato arrestato con un complice dopo un colpo a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso

Monetti e gli arnesi da scasso rinvenuti dalla polizia
Monetti e gli arnesi da scasso rinvenuti dalla polizia

Mettono a segno un furto in un’abitazione, nella notte, a Santa Lucia di Piave ma grazie al tempestivo allarme lanciato da un vicino di casa, la polizia li riesce ad arrestare.

In manette sono finiti Moreno Monetti, 67 anni di Camponogara (difeso dall’avvocato Valentina Sartor), e Graziano Pulze, 61 anni, originario di Varese, ma domiciliato a Codevigo (difeso dall’avvocato Pierluigi Oss).

Il primo è un pensionato, ex appartenente alla Mala del Brenta, e il secondo lavora come operaio in una fabbrica del settore edilizio. Nel processo per direttissima, tenutosi ieri mattina in tribunale a Treviso, il giudice Iuri De Biasi ha convalidato l’arresto, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Giulio Caprarola di porre entrambi agli arresti domiciliari.

Monetti, soprannominato Keno, rapinatore di professione con numerosi precedenti, aveva avuto un ruolo nell’omicidio, nel Veronese, del poliziotto Massimiliano Turazza.

Comparve anche nell’inchiesta sul sequestro lampo della famiglia di Gianni Corradini nel 2002, per cui era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

L’assalto

I fatti sono avvenuti poco dopo la mezzanotte tra venerdì e ieri. È a quell’ora che i due ladri entrano in azione in un’abitazione di via De Amicis a Santa Lucia.

Nel loro mirino finisce una villetta, in quel momento disabitata perché i proprietari sono in vacanza. Dopo aver saltato la recinzione i ladri iniziano a scardinare una porta in ferro secondaria. Ma i loro piani vengono presto rovinati da un vicino di casa, parente dei proprietari, che nella notte viene risvegliato dai rumori dei ladri mentre scassinano la porta.

Il vicino chiama immediatamente il 113. La centrale operativa della polizia dirotta subito a Santa Lucia due pattuglie del pronto intervento del commissariato di Conegliano. I poliziotti, una volta arrivati in via de Amicis, riescono subito a bloccare il ladro, nel giardino di un’altra casa, che si trovava all’esterno della villetta con il compito di fare da “palo”.

Con sé ha anche un borsone contenente gli arnesi da scasso usati per scardinare la porta: un flessibile, un piede di porco e alcuni trapani. Poco dopo dalla casa esce il secondo ladro che, vistosi scoperto, tenta un’improbabile fuga scavalcando la recinzione della villetta ma viene subito bloccato dal poliziotto che, nel parapiglia, riporta una ferita a un ginocchio, per la quale successivamente sarà necessario il ricovero al pronto soccorso di Conegliano dal quale verrà dimesso con una prognosi di 15 giorni.

Arresto e direttissima

Per entrambi i ladri, che indossavano vestiti neri, guanti e passamontagna, sono scattate le manette ai polsi per furto aggravato. Al ladro che era entrato nella villetta, i poliziotti hanno sequestrato tre orologi, due dei quali dei Rolex.

Soddisfatti i vertici della questura che hanno descritto il caso in un comunicato stampa: «I due uomini, provenienti da fuori provincia e già gravati da precedenti specifici per la commissione di furti e rapine, anche con l’uso di armi, sono stati messi a disposizione della Procura di Treviso per la celebrazione dell’udienza per direttissima al termine della quale entrambi gli arresti sono stati convalidati e gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.

L’operato dei poliziotti del commissariato di Conegliano testimonia l’efficacia dei servizi disposti dal questore di Treviso al fine di prevenire e reprimere il fenomeno dei furti in abitazione». L’udienza di direttissima è stata rinviata a fine settembre. —

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