Crisi Cam, vertice urgente in Comune per salvare 50 posti di lavoro
Il sindaco Armelao convoca azienda, sindacati, Autorità portuale e commissario giudiziale per cercare soluzioni alla crisi che coinvolge oltre 50 famiglie

Vertice urgente oggi in municipio per tentare di trovare soluzioni alla crisi dell’azienda Cam e Cam Evolution. Alle 11 il sindaco Mauro Armelao incontrerà i vertici dell’azienda, le organizzazioni sindacali, il commissario giudiziale, l’Autorità portuale e il Centro per l’impiego, per valutare tutte le strade percorribili per dare continuità all’attività storica e per garantire i lavoratori. La situazione è complessa. I primi segnali di crisi erano apparsi nel 2020, in concomitanza con la crisi generale del comparto della pesca e con i cambiamenti nei consumi legati alle limitazioni imposte dal Covid. La Cam (Conservificio allevatori molluschi) aveva subito forti ricadute e aveva presentato domanda di concordato in continuità, una procedura che presuppone il soddisfacimento dei creditori mantenendo l’attività aziendale e evitando la vendita del patrimonio. La domanda era stata accolta dal Tribunale di Venezia il primo luglio del 2020 con l’obbligo per l’azienda di redigere un piano concordatario finalizzato alla continuità produttiva. La Cam aveva adottato politiche di rilancio, tra cui anche la promozione di una nuova linea, la Cam Evolution con prodotti lavorati, pronti al consumo. Gli sforzi però non sono bastati e la crisi è riesplosa in tutta la sua gravità negli ultimi mesi. Alcuni lavoratori si sono rivolti al sindaco chiedendo di attivarsi.
«Non potevo rimanere sordo alle esplicite richieste di un mio intervento da parte di alcuni lavoratori», spiega Armelao, «per questo ho deciso di convocare un vertice urgente in Comune, invitando tutti i soggetti che possono incidere nella vicenda. Voglio che sia un momento di confronto costruttivo per arrivare, se possibile, a uno sblocco della situazione. La Cam è un’azienda storica, attorno alla quale ruotano più di 50 famiglie. Mi preme capire lo stato attuale delle società; valutare le possibili ricadute sul piano occupazionale; cercare tutti assieme le soluzioni più idonee per tutelare i lavoratori e allo stesso tempo garantire continuità a un’azienda che è una punta di diamante della realtà imprenditoriale locale». Sulla vicenda si sta muovendo anche l’assessora regionale al Lavoro Valeria Mantovan che lo scorso 25 luglio ha incontrato, con l’unità Crisi aziendali, l’impresa e le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, per avviare un confronto sulle soluzioni. Il tavolo ha rilevato che le complessità sono di diversa natura, le più gravi appaiono quelle di natura finanziaria perché hanno portato a un ritardo nel pagamento degli stipendi per i 50 lavoratori. Il tavolo tornerà a riunirsi nei prossimi giorni. —
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