Taglio degli alberi a San Donà, 350 in protesta: ricorso al Tar e raccolta fondi

Presidio in via Sabbioni e Baron contro l’abbattimento di 23 alberi per la pista ciclabile. Il sindaco attacca: «Protesta miope». Il comitato valuta il ricorso al Tar

Giovanni Cagnassi
La protesta contro l'abbattimento degli alberi
La protesta contro l'abbattimento degli alberi

Protesta contro il taglio degli alberi, oltre 350 persone in via Sabbioni e Baron per il presidio organizzato dal comitato spontaneo. E sulla scia del successo della manifestazione di sabato, il ricorso al Tar viene nuovamente preso in considerazione dopo la diffida al Comune. Iniziata una raccolta fondi. Nella diffida c’è ora un richiamo al Pat. Sinistra Italiana plaude alla riuscita del presidio: «Fa riflettere e dispiace la totale mancanza dei vertici Pd alla manifestazione. Vogliono essere il fronte sinistro della lobby banche-studi tecnici e imprese?».

Il sindaco, Alberto Teso, è tranchant: «La protesta, in realtà, è contro la città e la salute dei sandonatesi. È una protesta egoista, perché antepone alla sicurezza e alla vita di migliaia di studenti e persone che dalla zona nord della città raggiungono gli impianti sportivi. È una protesta miope, perché non tiene conto che al posto di 23 piante vecchie e malconce, giunte ormai al termine del loro ciclo di fotosintesi, ne piantiamo 65 di giovani, che assorbiranno moltissima più Co2 e daranno un sostegno all’ambiente. E ipocrita, perché chiede in sostanza di mandare 80 autobus al giorno nelle vie del centro, già intasate e sature di polveri sottili».

I lavori potrebbero partire tra oggi e domani. È intervenuto il presidente dell’associazione naturalistica sandonatese, Michele Zanetti. «Rileviamo, innanzitutto, il positivo e incoraggiante aspetto rappresentato dalla spontanea mobilitazione», premette, «delegare alle associazioni, ammesso che queste condividano le istanze della cittadinanza, potrebbe infatti essere considerato sintomo di sostanziale disimpegno politico. Entrando nel merito, le due opzioni sul tavolo, costruzione di una pista pedonale ciclabile a favore degli studenti e conservazione di alberi maturi, non sono assolutamente in antitesi. L’abbattimento degli alberi, infatti, viene da noi considerato semplicemente una scorciatoia tecnica, finalizzata all’abbattimento dei costi e alla semplificazione dell’intervento complessivo» conclude. —

 

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