Arrestato per truffa ex boss della Magliana

Mirano. Guglielmo Sinibaldi ha raggirato un negozio di arredi per giardino pagando con assegni rubati

MIRANO. Arrestato a Mirano l’ex cassiere della banda della Magliana. Guglielmo Sinibaldi, 56 anni, esponente di spicco della malavita romana, ha un curriculum criminale di tutto rispetto ed è stato anche collaboratore di giustizia nel processo sulla strage della stazione di Bologna nel 1980.

Un pezzo grosso, “inciampato” in una banale truffa da duemila euro messa in atto per acquistare trenta panche da giardino. Sinibaldi è stato arrestato mercoledì, in flagranza di reato e accusato anche di insolvenza fraudolenta e ricettazione, al termine di un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Mirano, che ha permesso di portare alla luce altri quattro casi di truffa. Ieri mattina la convalida dell’arresto e la conferma delle accuse.

Di carcere in realtà ne ha già fatto parecchio nella sua vita Sinibaldi: 17 anni per delitti effettuati durante la sua militanza nella banda della Magliana di cui fu prima cassiere, poi pentito che, insieme a Maurizio Abbatino (“il freddo” di “Romanzo criminale”), ha permesso il parziale smantellamento dell’organizzazione attraverso l’operazione “Colosseo” del 1982.

Anni dopo lo ritroviamo nel Miranese a mettere in sequenza truffe ai danni di commercianti della zona. Mercoledì Sinibaldi ha acquistato una trentina di panche in un negozio di arredi per giardino di Mirano, pagandole con assegni rubati. Ad accorgersene è stato proprio il negoziante che, insospettito da un indirizzo fasullo fornito dall’acquirente, ha chiamato i carabinieri mentre Sinibaldi portava a casa la prima parte della merce acquistata.

Tornato a recuperare il secondo carico, si è trovato i militari di Mirano in negozio e le manette strette ai polsi. L’indagine successiva ha permesso di individuare altre quattro truffe messe a segno nelle ultime settimane tra Dolo, Scorzè e Conselve, nel padovano, per un ammontare di 14 mila euro.

Sinibaldi pagava sempre con un carnet di assegni risultato poi rubato a Badia Polesine (Rovigo) lo scorso 25 febbraio. La merce acquistata veniva poi piazzata nell’immediato, tanto che non è stato possibile recuperarla. È stato arrestato dai carabinieri di Mirano con l’accusa di truffa, ricettazione e insolvenza, visto che anche il furgone con il quale recuperava la merce, preso a noleggio, non era mai stato pagato. Dopo la convalida dell’arresto, dovrà comparire davanti al giudice per il processo per direttissima fissato il 17 aprile, per tutti e cinque i casi di truffa di cui viene accusato.

Filippo De Gaspari

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