Architettura, iscrizioni in calo: -20% gli studenti preferiscono Moda e Design

In affanno anche le lauree triennali. E il prossimo anno sparirà Costruzione e conservazione. Ferlenga: «Più qualità»



La crisi di «vocazioni» ad Architettura.

Alla chiusura di iscrizioni e immatricolazioni l’Iuav - appena ritornato Scuola Speciale con il nuovo statuto - tiene sostanzialmente il numero complessivo di iscritti dell’ultimo anno accademico, che sfiorano i quattromila. Ma registra un sensibile arretramento nei nuovi iscritti ai corsi di laurea triennali in Architettura.

Alla data del 30 ottobre le matricole erano 423 un anno fa e sono scese a 343 quest’anno, con un calo di circa il 20 per cento.

Ma è soprattutto il corso di laurea in Costruzione e Conservazione, che vede scendere i nuovi iscritti dai 198 di un anno fa ai 146 attuali, con un calo di quasi il 25 per cento.

Meno pronunciata la diminuzione delle matricole nell’altro corso di Architettura, quello in Tecniche e Culture del Progetto.

Le cose vanno meglio per le lauree magistrali della stessa disciplina, dove il calo c’è, ma molto meno sensibile, mentre Design, Disegno Industriale e Arti Visive, tre lauree di primo livello e magistrali, sono in questo momento i punti di forza dell’Iuav, con i posti disponibili quasi interamente coperti. «Soffrono» anche i corsi di Urbanistica e Pianificazione, ma in miglioramento rispetto allo scorso anno. Il quadro generale delle immatricolazioni vede comunque una diminuzione dei nuovi iscritti all’Iuav.

«Il calo delle iscrizioni ai corsi di laurea in Architettura», commenta il rettore dell’Iuav Alberto Ferlenga, «è un fenomeno nazionale, e in altri atenei italiani supera anche il 40 per cento, noi abbiamo limitato i danni. Influisce sicuramente in questa diminuzione di nuovi iscritti la crisi del settore delle costruzioni e forse il grande numero di architetti laureati negli anni precedenti. Certamente noi intendiamo comunque intervenire dal prossimo anno, riducendo da due a uno i corsi di laurea triennali in Architettura, abolendo di fatto quello in Costruzione e Conservazione. Resterà solo il corso principale, che probabilmente si chiamerà semplicemente corso di laurea in Architettura. Ridurremo anche il numero dei posti disponibili, perché quasi 500 sono troppi, per poterci così permettere una maggiore selezione. Attiveremo inoltre sempre dal prossimo anno un corso magistrale di laurea in Architettura in lingua inglese, come ci è richiesto da più parti, anche dagli studenti stranieri che vogliono frequentare il nostro ateneo».

Quello che colpisce, rispetto alle lauree di primo livello, è anche la differenza tra le nuove iscrizioni alle lauree magistrali in Architettura, anche per Conservazione, dove il calo è molto meno pronunciato o addirittura, come per Cultura del Progetto, è invece una crescita del numero dei nuovi iscritti. «Perché ormai si punta maggiormente sulla qualità e sulla specializzazione», commenta Ferlenga, «che sono ovviamente più alti per le lauree magistrali. Qui inoltre oltre alla conservazione, si parla anche di riuso e innovazione, con una concezione più moderna della disciplina. La qualità paga perché anche le iscrizioni alla nostra nuova Scuola di Restauro, lanciata un anno fa, sono in confortante crescita. Anche Design, Disegno Industriale e Arti restano in buona salute, esaurendo i posti disponibili».

Per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale, le iscrizioni saranno riaperte a partire dal 10 dicembre fino al febbraio 2019, per consentire l'accesso agli studenti che si laureano alla triennale nelle sessioni straordinarie di dicembre e di febbraio. —





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